Kickasstorrents.com chiuso dalla GdF

24/05/2012 di Redazione

Operazione ‘Last paradise’ del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari, che ha inibito l’accesso dall’Italia agli internauti sul portale ‘www.kickasstorrents.com’, uno dei piu’ grandi supermarket mondiali del falso multimediale, su ordine del pm di Cagliari Giangiacomo Pilia.

UNA SUPER PIATTAFORMA PIRATA – Dopo l’operazione ‘The pirate bay’ nel 2008 e la chiusura di ‘btjunkie’ nel febbraio scorso, la Gdf di Cagliari ha individuato come target un’ulteriore super piattaforma pirata, virtualmente allocata nelle Filippine e con server sparsi in tutto il mondo. Il colossale sito, forte dei suoi 10 milioni di torrent attivi, riceve oltre 3 milioni di visite giornaliere da tutto il mondo e l’Italia era il terzo Paese per provenienza di utenti alle spalle solo di India e Usa. Centinaia di migliaia di italiani, accedendo, anche tramite i piu’ noti motori di ricerca e social network, direttamente ai vari indirizzi IP senza alcun obbligo di registrazione e identificazione dell’utente, usavano regolarmente ogni giorno la super piattaforma digitale pirata per scaricare, in altissima definizione e qualita’ digitale, musica, film, videogiochi e software, sempre aggiornatissimo anche con le ultime uscite commerciali e in contemporanea con le anteprime cinematografiche.

KAT – Kickasstorrents, o ‘Kat’, come meglio noto ai web-surfers, ospitava numerosi banner pubblicitari, producendo guadagni per i gestori stimati in oltre 8,5 milioni di dollari all’anno. Il provvedimento della Procura di Cagliari ha confermato la particolare sensibilita’ e attenzione della Magistratura del capoluogo sardo al settore della tutela del copyright online ed ha visto l’utilizzo dell’ormai collaudato ‘ordine di inibizione’ emesso direttamente dal pm quale strumento istruttorio di una evoluta strategia giuridica di contrasto al crimine nel web.

LA NORMATIVA SUL COMMERCIO ELETTRONICO – L’inibitoria viene imposta sulla base della normativa sul commercio elettronico, ove si prevede che l’Autorita’ Giudiziaria possa esigere, anche in via d’urgenza, che l’internet service provider impedisca o ponga fine alle violazioni commesse. Si tratta, quindi, di una velocizzazione delle procedure con le quali viene inibito l’accesso ai siti esteri che compiono attivita’ illecita anche sul territorio italiano. La frequentazione della piattaforma da parte degli internauti e’ legata alla conoscenza del suo domain name che, godendo di diffusa fama internazionale, costituisce un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono trarre illecito profitto dall’utilizzo commerciale di opere pirata o non sostenere i costi derivanti dall’utilizzo di copie legalmente autorizzate.

LA GDF – Pertanto, cambiare il proprio domain name non e’ conveniente perche’, nel caso di specie e come gia’ accaduto anche per ‘btjunkie’, rischierebbe di perdere quello mondiale per riconquistare il mercato italiano. Con questa operazione nel mondo della pirateria multimediale, il Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari si conferma un qualificato investigatore del web nella lotta agli illeciti economico-finanziari.

LE INFORMAZIONI – Alle tradizionali attivita’ di controllo del territorio di polizia economico-finanziaria della Gdf condotte con le unita’ terrestri e aeronavali, vengono affiancate quelle di monitoraggio e di analisi di intelligence della rete mondiale internet; le preziose informazioni che se ne ricavano sono poi destinate a divenire oggetto di operazioni, quali quella odierna, che segue quelle gia’ eseguite e denominate ‘little angel’ (riguardante il sito pirata ‘linkstreaming’) e ‘poisonous dahlia’ (inerente la piattaforma del falso multimediale ‘btjunkie’). Con l’operazione e’ stato elevato ancora una volta il livello qualitativo dell’indagine andando a colpire non solo il piu’ importante sito di diffusione al dettaglio di falsi multimediali ma anche una delle piu’ fortificate piattaforme digitali mondiali della pirateria, che aveva acquisito anche la fetta di mercato lasciata libera per effetto della recente chiusura di ‘btjunkie’. (ADNKRONOS)

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