Il nazista incastrato dai tatuaggi di Hitler

Sebastian Nussbaumer ha 24 anni, un certo numero di trascorsi con la giustizia e un’accusa di tentato omicidio che pende sulla sua testa. Forse se la sarebbe cavata mescolandosi alla folla, o avrebbe guadagnato tempo nelle lungaggini burocratiche della polizia, ma i suoi tatuaggi inneggianti al Terzo Reich lo hanno inchiodato seduta stante.

DOPPIA ACCUSA – Nussbaumer la scorsa domenica a Zurigo ha spedito con due colpi di pistola un uomo in ospedale. La polizia svizzera lo cercava per questo, e grazie a un’azione congiunta con le forze dell’ordine tedesche l’uomo è stato fermato all’arrivo nella città di Amburgo, alla stazione dei treni. Qui la fuga dalla Svizzera si è conclusa davanti a 40 poliziotti, aggravata dai suoi tatuaggi dichiaratamente nazisti e dalla pistola che aveva nella zaino.

Ecco i tatuaggi incriminati:

I TATUAGGI – In Germania infatti la legge vieta lo sfoggio di simboli legati al Terzo Reich, e la pelle del fuggitivo è purtroppo per lui un ricettacolo di immagini inneggianti agli anni di Hitler. Sul suo petto troneggiano un ritratto del Fuhrer e una svastica, qualche centimetro più in là c’è la ragnatela simbolo di una divisione delle SS e il logo delle Sturmtruppen, le truppe d’assalto del Reich.

LUPI BIANCHI – Nussbaumer non è un pivellino, era già andato nei guai con la legge per essersi fatto filmare mentre picchiava un albanese e per aver rotto un discreto numero di nasi: gli esperti lo definiscono una “bomba a orologeria”, un personaggio chiave dei Lupi Bianchi di Amburgo, uno dei più violenti gruppi neonazisti di tutta la Germania, particolarmente agguerriti contro gli immigrati e la polizia.

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