L’Urlo di Munch è da record, anche per il prezzo

Sono stati, dice Financial Times, i 12 minuti probabilmente più tesi di sempre nella sede newyorkese di Sotheby’s. Il colosso delle aste mondiali è ha calato il martelletto sull’offerta mostre di 107 milioni di dollari per l’Urlo di Munch, una delle versioni del noto dipinto che è stato venduto ieri all’asta; compresi i diritti per il venditore, di solito al 12 percento, quel che dovrà sborsare l’anonimo compratore ammonta a praticamente 120 milioni di dollari.

 

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PREZZO RECORD – C’erano sette investitori nella sala riservata di Sotheby’s; ma sono tornati a casa a mani vuote perché due compratori per telefono, ovviamente anonimi, hanno alzato la posta fino al livello della battuta finale. Tobias Meyer ha calato il martelletto per 107 milioni di dollari, il che è il nuovo record per un’opera contemporanea visto che Nudo, Foglie Verdi e Busto di Picasso era stato venduto per 106 milioni di dollari nel 2010.

 

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L’URLO E IL SOGNO – L’urlo, dipinto dal pittore Edward Munch di cui l’anno prossimo ricorreranno i 150 anni dalla nascita – motivo dell’estremo interesse per questa vendita – è stato ceduto da Petter Olsen, erede “della fortuna Olsen”; suo padre Thomas diventò “amico e patrono di Munch” nei suoi anni norvegesi. Poi Olsen scappò in Inghilterra per evitare l’occupazione nazista “e il quadro fu nascosto in una stalla fino alla liberazione”. “E’ stato il sogno di ogni casa d’aste”, dice Meyer: “Vale ogni penny che il compratore l’ha pagato”.

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