L’ospedale dei bambini deformi di Fallujah

L’ospedale di Fallujah si è trasformato in un teatro degli orrori.

LO STUDIO – Al-Hadidi, dell’ ufficio amministrativo dell’ospedale, mostra al giornalista di “The Indipendent” la raccolta di foto dei bambini deformi. “Non ho mai visto niente di così grave in tutti i miei anni di servizio” ha detto. Robert Fisk si è recato sul posto per testimoniare la realtà del caso. Le immagini si sono rivelate, purtroppo, una schiacciante, spaventosa ricompensa per tutti i dubbi di chi parla solo di “propaganda”. Il giornalista ha dichiarato: “Altri corrispondenti – tra cui il mio collega Patrick Cockburn – hanno visitato Falluja. È vergognoso che le deformità siano così ignorate. Un medico del posto, un ostetrico che ha studiato in Gran Bretagna, ha acquistato con i suoi fondi una macchina di scansione del valore di 79.000 sterline. L’apparecchio serve per la diagnosi prenatale di anomalie congenite”.

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IL PARERE DI CHI LAVORA SUL POSTO – Ha detto l’ostetrico: “Io non credo che questo abbia qualcosa a che fare con le armi americane. A volte dipende solo dal legame parentale molto stretto, spesso i genitori hanno lo stesso sangue. Ma bisogna ricordare che se le donne hanno bambini nati morti o con malformazioni a casa, non segnalano l’accaduto e il bambino viene sepolto senza alcuna registrazione”.

 

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UN DISAGIO IN PERENNE AGGIORNAMENTO – Mentre Fisk è a colloquio con Al-Hadidi, un’infermiera porta nuovi messaggi al Dottore. I genitori chiedono le motivazioni di questo tipo di nascite ma i medici non sanno bene cosa dire: “Vogliono sapere cosa è successo, meritano una risposta” dice il medico ma le autorità irachene, americane, inglesi non collaborano nonostante il coinvolgimento nella seconda battaglia di Fallujah. Manca l’attrezzatura adatta e non ci sono corsi di formazione sufficienti. “Rendiamoci conto che qui non si può diagnosticare la sindrome di down prima della nascita e non possiamo affrontare nemmeno le infezioni fetali: non possiamo risolvere nessun problema non avendo i mezzi”.

I PARERI ESTERNI – Il Dottor Chris Busby dell’università di Ulster ha intervistato circa 5.000 persone a Fallujah e si trova d’accordo nell’ammettere l’impossibilità di accertare le cause dei difetti della nascita. “Alcuni casi gravi si sono manifestati dopo l’esposizione agli attacchi militari del 2004” ha scritto due anni fa. La relazione del Professore rileva un tasso di mortalità di 80 ogni 1.000 nati, rispetto ai 19 in Egitto e il 9,7 in Kuwait.

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