Sai davvero che latte c’è nella Nutella?

Il fatto alimentare ci svela una notizia che di per sé non sembra importante ma che potrebbe rappresentare in prospettiva un cambiamento epocale: la Nutella cambia etichetta.

LA PUBBLICITA’ INCRIMINATA – La confezione “storica” prevedeva una fotografia nella quale si vedeva un bicchiere di latte, due nocciole e una fetta di pane spalmata con la celebre crema. Adesso invece, vicino al bicchiere, compare il cartellino “latte scremato”. Probabilmente questa piccola aggiunta si è resa necessaria dopo che un tecnologo alimentare, Alfredo Clerici, aveva inviato una segnalazione all’Antitrust a seguito di un suo articolo pubblicato su “newsfood” nel novembre 2011 in cui veniva criticato lo spot “bontà a colazione”. 

IL MESSAGGIO AMBIGUO – La pubblicità ritraeva una famiglia intenta a fare colazione. A seguire ecco che arrivava una pioggia di nocciole seguita da una cascata di “buon latte” e da una piccola montagna di cacao. La voce fuori campo concludeva lo spot con la frase “è così che nasce Nutella”. Secondo Clerici la pubblicità era da ritenersi ingannevole in quanto nonostante nella lista degli ingredienti si dica che Nutella è preparata con latte scremato in polvere, nella pubblicità questo diventava una “cascata di latte”.

LE ALTRE DECISIONI – L’Antitrust non ha dato risposte a Clerici, ma la Ferrero non ha perso tempo ed ha ritoccato l’etichetta per evitare rischi futuri. Per l’azienda di Alba si tratta del secondo ritocco in pochi mesi, dopo quello che ha interessato Gran Soleil a seguito di un’informazione ingannevole relativa alle proprietà digestive del dessert. A loro si associa la pasta Piccolini Barilla la quale dopo una pubblicità comparativa firmata Plasmon ha iniziato a riportare sull’etichetta la frase “Per grandi e bambini sopra i 3 anni”. Il fine ultimo è semplice: bisogna informare sempre i consumatori senza ambiguità.

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