L’alleato Tosi contro Salvini: «È antimeridionalista, da lui un razzismo della peggior specie»

23/01/2018 di Redazione

Botte da orbi nel centrodestra a campagna elettorale ormai avviata. L’ex leghista Flavio Tosi (che sarà candidato alle Politiche nelle liste centriste di Noi con l’Italia, attacca l’alleato Matteo Salvini accusandolo di xenofobia e razzismo e di fingere di sposare la causa meridionale. È «razzista» e «antimeridionalista», e quanto dichiarato sui meridionali è un «razzismo della peggior specie», dichiara senza mezze misure l’ex sindaco di Verona riferendosi al leader del suo vecchio partito in un’intervista rilasciata a Carmelo Lopapa per Repubblica.

Tosi su Salvini: «Lui razzista e antimeridionalista»

Tosi spiega di condividere l’appello del cardinale Gualtiero Bassetti che ha definito Salvini razzista, e nello stesso tempo difende il candidato del centrodestra alla Regione Lombardia Attilio Fontana, finito al centro di una bufera per la sua gaffe sulla difesa della ‘razza bianca’. «La cosa veramente paradossale – dice – è che passa per razzista il candidato governatore», «ma razzista non lo è per nulla», lo «conosco da più di vent’anni», «potrei mettere la mano sul fuoco». Fontana dunque per l’ex leghista «razzista non lo è», «a differenza di Salvini». «Chiunque – prosegue l’ex sindaco di Verona – può andare a leggere cosa ha dichiarato negli anni Salvini sui meridionali. Ce n’è per tutti i gusti. Anche quello è razzismo e della peggiore specie, fa il paio con quello anti immigrati». E sulla eliminazione della parola Nord dal simbolo della Lega e l’attivismo al Sud di Salvini: «Guardate, lui è l’altro grande demagogo della politica italiana al pari di Grillo. Da antieuropeista adesso ammette che dall’Euro non si può uscire, da antimeridionalista finge di sposare la causa meridionale, da novello economista parla di Flat tax al 15 per cento non spiegando come recuperare il buco di 90 miliardi di euro in bilancio. È una vera barzelletta». Tosi infine lancia al leader del Carroccio una frecciata anche sul curriculum. «La differenza tra me e Salvini sta nel fatto che io sono stato amministratore per oltre un decennio. Il segretario della Lega non l’ha mai fatto e la spara sempre grossa».

(Foto di copertina: Ansa)

Share this article