La meravigliosa pagina Facebook «Luigi Di Maio che facesse cose» | GALLERY

C’è un nuovo fenomeno «dell’internetz». Con più di 10mila like in meno di una settimana, la meravigliosa pagina Facebook «Luigi Di Maio che facesse cose» sta spopolando – con i suoi meme e con i suoi fotomontaggi – nelle bacheche social di mezza Italia. Una scheggia impazzita nel bel mezzo della campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018. La pagina Facebook punta a prendere in giro il leader politico del Movimento 5 Stelle per i suoi ripetuti strafalcioni grammaticali.

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LUIGI DI MAIO CHE FACESSE COSE, LA NUOVA PAGINA FACEBOOK

I gestori della pagina hanno voluto riproporre uno schema piuttosto conosciuto sui social network, quello di abbinare a un personaggio famoso (specialmente nell’ambito della politica) la definizione di «persona che fa cose». Ovviamente, però, in questo caso l’approssimativa coniugazione del congiuntivo mira a creare un effetto paradossale, applicata a Luigi Di Maio che – anche recentemente – è scivolato sull’errore grammaticale più classico della lingua italiana parlata e scritta.

LUIGI DI MAIO CHE FACESSE COSE, UN NUOVO ATTORE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE

I post sono rappresentati, per la maggior parte, da meme con il primo piano di Luigi Di Maio, il logo della pagina e una frase celebre (tratte dalla saggezza popolare o da famose opere letterarie) con il verbo sbagliato. «Che la forza sarebbe con te», «Foste folli, foste affamati», «Se son rose fiorirebbero» sono alcuni degli esempi più riusciti.

Ma c’è spazio anche per le letterine che di solito si scrivono i bambini alle elementari («Ti mettessi con me? Sì – No»), per una parodia della sigla dei Simpson e per remake di famose locandine del cinema. Insomma, la pagina «Luigi Di Maio che facesse cose» si propone come nuovo influencer di questa campagna elettorale. Con buona pace dei libri di grammatica.

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