La bufala del Blue Monday e del giorno più triste dell’anno

Una celebrazione senza senso

18/01/2021 di Redazione

Anche il 2021 non viene risparmiato dalla bufala del Blue Monday. Lunedì Blu è il nome che viene assegnato ogni anno al terzo lunedì del mese di gennaio, ritenuto da molti il giorno più triste di tutti i dodici mesi. In realtà si tratta di una stupidaggine, di una celebrazione frutto di un’equazione matematica che può solo rientrare nel campo della pseudoscienza, che non può essere considerata una verità scientifica.

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La ‘formula’ venne messa a punto nei primi anni 2000 da Cliff Arnall, psicologo inglese presso l’Università di Cardiff, in Galles, che prese in considerazione diversi eventi considerati negativi: le condizioni meteorologiche sfavorevoli, la capacità di fronteggiare i debiti, le giornate corte, i festeggiamenti di Natale alle spalle, le motivazioni basse dopo le vacanze e il rapido fallimento dei buoni propositi del nuovo anno, la ripresa frenetica del lavoro. Tutto in un’equazione. Il concetto del Blue Monday fu reso pubblico nel 2005. A parlarne per la prima volta fu un comunicato stampa del canale tv britannico Sky Travel: si spiegava di aver individuato la data del Lunedì Blu utilizzando l’equazione di Arnall.

Il giorno più triste dell’anno? No, il Blue Monday è una bufala

Oggi in molti, soprattutto in Gran Bretagna, dicono di credere alla notizia del ‘giorno più triste dell’anno’ ignorando che alla base della definizione non c’è un senso, perché è impossibile dare un senso matematico ai termini presenti nella ‘formula’. Nel Regno Unito si segnala perfino un numero di assenza dal lavoro maggiore rispetto ad altri giorni. ma anche l’Università di Cardiff ha preso le distanze da Arnall, come ha riportato già in passato il Guardian e lo stesso psicologo in passato ha chiarito come il suo calcolo sia privo di significato.

Niente di vero (ma solo un’indicazione generica, quindi) anche per quanto concerne il giorno più felice dell’anno che ancora Arnall provò a individuare. Lo psicologo affermò, in un comunicato stampa commissionato da un’azienda di gelati, di aver individuato come giornata più felice del 2005 il 24 giugno, per il 2006 il 23 giugno, e via via altre date, che tendevano a ricadere sempre tra il 21 e il 24 giugno, intorno al solstizio d’estate.

(Foto dpa da archivio Ansa. Credit: Monika Skolimowska / dpa)

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