La bufala virale di Whatsapp che «diventa di nuovo a pagamento»

Whatsapp nello stesso tempo strumento per la diffusione di bufale e vittima delle notizie false che circolano in chat. Nelle conversazioni di gruppo dell’applicazione di messaggistica continuano a circolare, con insistenza negli ultimi giorni, informazioni inventate riguardante il costo dei messaggi. Come tutti sanno, la diffusissima app (1,3 miliardi di utenti mensili dichiarati a luglio 2017) è completamente gratuita, ma stupidi utenti si divertono a lanciare avvertimenti su fantomatici nuovi proprietari e l’imminente introduzione di tariffe annunciata perfino al telegiornale.

 

 

whatsapp
(Foto: screenshot via Whatsapp)

 

«Un centesimo al messaggio»: la bufala di Whatsapp che diventerà a pagamento

Nei primi giorni dell’anno, ad esempio, è circolato un messaggio che avvisava su Whatsapp a pagamento a partire da sabato 6 gennaio, secondo quanto sarebbe stato comunicato in tv, dal Tg5. Tutto era falso. Le reti televisive italiane non hanno mai dato quel tipo di informazione e non si ha traccia di un comunicato ufficiale sul pagamento dell’app. Così come non si ha traccia di spie rosse o blu che dovrebbero indicare la fine della gratuità del servizio. Ieri circolava in qualche chat un nuovo «avviso importante». «Dopo la nuova vendita del servizio finora gratuito – è l’ultimo messaggio ingannevole comparso in gruppi numerosi – il nuovo direttore Yon Lin, durante la conferenza stampa tenuta stamani 3 gennaio 2018 a Shangai ha annunciato che da sabato mattina 13 gennaio 2018 Whatsapp diventerà a pagamento. Se hai almeno venti contatti manda questo messaggio a loro. Così risulterà che sei un utilizzatore assiduo e il tuo logo diventerà blu e resterà gratuito (ne hanno parlato al Tg). Whatsapp costerà 0,01 euro al messaggio». Ma le pagine ufficiali garantiscono: «Con WhatsApp avrai messaggi e chiamate veloci, semplici e sicuri gratuitamente*, e disponibili sui telefoni di tutto il mondo».

Share this article