L’incredibile disinformazione sul prosecco italiano che «fa sbriciolare i denti»

Secondo il tabloid inglese The Sun il prosecco trevigiano farebbe male ai denti. Il pezzo è decisamente allarmistico e sostiene che come i denti si trasformino «in polvere simile al gesso». Il sito riprende un esperimento della Oral Health Foundation in cui sono stati immersi alcuni molari e incisivi umani sani nello spumante italiano per 14 giorni.

Il Prosecco è noto per esser una tripla minaccia per i vostri bianchi denti, per le bolle acide, l’alcol e un alto contenuto di zucchero.

Il Sun in realtà riprende, senza verificare, il Daily Mail. Un medico della OHF, Ben Atkins, ha infatti dichiarato a quest’ultima testata: «Il dente è come una polvere simile al gesso. Questo effetto potrebbe essere estremamente doloroso, portando alla necessità di un ampio restauro o estrazione. Il contenuto elevato di zuccheri [e acidi] del prosecco colpisce i bevitori con doppio rischio di erosione e decadenza. A Natale, se beviamo un drink tutto il giorno, i nostri denti sono costantemente attaccati».

Ecco qui l’esperimento illustrato sul Daily Mail.

Ci sonno alcuni punti da chiarire.

1 – Nessun umano tiene in bocca per 14 giorni di fila un prosecco. Quindi no, i vostri denti non si sbricioleranno.
2 – La Oral Health Foundation ha semplicemente analizzato varie bevande (inclusi gli energy drink) per capire quanto possano impattare sullo smalto. Se vedete cosa succede a un dente dopo esser stato immerso per due settimane nella Coca Cola non berrete più Coca nella vostra vita.
3 – Questo esperimento serve per spiegare come l’alcol e determinate bevande possano danneggiare lo smalto dei denti. Una raccomandazione che arriva anche per alcuni cibi. Tutto qui.
4 – I denti sono stati messi in un bicchiere e non in un cavo orale umano. In fondo all’articolo vi spieghiamo come questo aspetto faccia la differenza.

Il mondo del prosecco, come riporta il Corriere del Veneto, è in rivolta. «E’ una notizia così palesemente infondata – ha dichiarato secco Armando Serena, presidente del consorzio della Docg di Asolo – che non merita alcun commento». Anche Stefano Zanette, presidente del consorzio della Doc, impegnato in Usa in una due giorni di promozione delle bollicine, replica: «Non diamo peso a queste notizie, è un attacco pretestuoso. Il consumatore sa trarre le sue conclusioni».

Secondo alcuni questo genere di attacco sui tabloid inglesi non è casuale data la flessione delle quote di vendita della birra nel Regno Unito proprio a favore dello spumante italiano. Riccardo Guazzo, docente di Igiene dentale dell’Università di Padova ha rassicurato al Corriere come questo allarme sia ingiustificato. «Se mettiamo un dente dentro un qualsiasi alimento o bevanda acida, dal succo di frutta alla Coca Cola – spiega – si scioglierà sicuramente. In bocca non accade perché dopo l’iniziale demineralizzazione dello smalto dei denti a contatto con l’acido, si attiva un sistema tampone naturale che in venti minuti riforma le particelle che erano state sciolte».

 

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