23 nuovi avvisi di garanzia per il Rigopiano: tra gli indagati anche l’ex prefetto di Pescara

23/11/2017 di Redazione

Arrivano altri 23 avvisi di garanzia per il Rigopiano, l’hotel di Farindola (Pescara) travolto da una valanga lo scorso 18 gennaio, in cui hanno trovato la morte 29 persone. Nonostante le pessime condizioni meteo e le scosse di terremoto percepite quella mattina, in 40 erano rimasti bloccati al resort, dato che la strada provinciale che avrebbero dovuto percorrere per andare via era sepolta da due metri di neve.

Tra gli avvisi di garanzia per il Rigopiano spicca quello all’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, trasferito lo scorso 2 novembre dal Consiglio dei Ministri all’Ufficio centrale ispettivo presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Tra gli indagati anche il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e numerosi dirigenti pubblici.

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Tra i reati ipotizzati dalla Procura di Pescara ci sono l’omicidio e le lesioni plurime colpose, sia per quanto riguarda la catena dei soccorsi (partita in ritardo), sia per quanto riguarda le autorizzazioni alla costruzione della struttura. A eccezione degli indagati della prefettura e del Comune di Farindola, gli avvisi di garanzia per il Rigopiano riguardano infatti i reati di falso e abuso edilizio. Questa la lista delle persone a cui sono stati notificati: Bruno Di Tommaso, Paolo D’Incecco, Mauro Di Blasio, Enrico Colangeli, Pierluigi Caputi, Carlo Giovani, Vittorio Di Biase, Emidio Primavera, Sabatino Belmaggio, Andrea Marrone, Luciano Sbaraglia, Marco Del Rosso, Massimiliano Giancaterino, Antonio De Vico, Antonio Sorgi, Giuseppe Gatto, Giulio Honorati, Tino Chiappino, Leonardo Bianco, Ida De Cesaris

 

Foto copertina: ANSA / ALESSANDRO DI MEO

 

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