La commuovente storia di Elihau: a 102 scopre che il fratello è sopravvissuto all’Olocausto

20/11/2017 di Redazione

Per 78 anni Elihau Pietruszka ha creduto di essere rimasto solo: pensava che tutta la sua famiglia fosse morta in campo di concentramento. Nato e cresciuto a Varsavia, fuggì dalla Polonia nel 1939, a 24 anni, lasciando dietro di sé i genitori e i due fratelli minori, Volf e Zelig. Al termine della guerra la scoperta drammatica: erano stati tutti deportati e nessuno di loro era riuscito a sopravvivere all’Olocausto. Solo ora, a 102 anni, Elihau ha scoperto che non era così, come racconta Repubblica.

Nonostante il dolore, la vita di Elihau è andata avanti: l’uomo si è sposato e nel 1949 si è trasferito in Israele, dove vive tutt’oggi e dove, grazie alla Yad Vashem, l’ente nazionale per la memoria della Shoah, ha potuto incontrare per la prima volta il nipote Alexandre, di 66 anni. Uno dei suoi fratelli, Volf,  infatti, era sopravvissuto al campo di sterminio. Dopo la guerra si era trasferito anche lui in Russia, per lavorare come operaio edile a Magnitogorsk, una città industriale nei Monti Urali.

L’INCONTRO COMMUOVENTE TRA ELIHAU E IL NIPOTE, FIGLIO DEL FRATELLO SOPRAVVISSUTO AL CAMPO DI STERMINIO

Volf nel 2011 è morto, prima di poter riabbracciare il fratello. Suo figlio, invece è stato rintracciato ed è volato in Israele per incontrare l’anziano zio. “È un miracolo, non avrei mai pensato che sarebbe successo, mi rende così felice sapere che ci sia ancora una parte di mio fratello in vita”, gli ha detto Elihau tra le lacrime, aggiungendo: “Non ho dormito due notti per aspettarti”.

Un incontro commuovente anche per i funzionari di Yad Vashem, l’ente che dal 1954 è impegnato a compilare il database di tutte le vittime dell’Olocausto, per poter dare alle persone un nome, oltre che un numero. “Abbiamo assistito a un pezzo di storia”, ha commentato il rappresentante dell’istituzione dopo l’abbraccio tra Elihau e il nipote.

L’incontro è stato ripreso e trasmesso dall’emittente televisiva SBS:

Foto copertina: uno screenshot dal video della SBS

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