L’ex consigliere della Lega Nord scomparso in Turchia sospettato di essere un foreign fighters

10/11/2017 di Redazione

Da consigliere comunale della Lega Nord, sostenitore di una dichiarazione di sovranità nazionale e di nazionalità veneta, a presunto terrorista. È la parabola di Fabrizio Pozzobon, imprenditore di Castelfranco Veneto di 51 anni, scomparso da qualche tempo in Turchia. La famiglia non sa più nulla di lui dal dicembre del 2016, quando ha lasciato la sua azienda e si è recato a Istanbul. Poi, la sua ultima foto a un conoscente, chiaramente scattata in un Paese in guerra che non era la Turchia. Infine, il silenzio.

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FABRIZIO POZZOBON, L’EX CONSIGLIERE DELLA LEGA SCOMPARSO IN TURCHIA

Pozzobon si era recato più volte in Turchia negli ultimi anni, ma aveva sempre fatto ritorno alla vita della tranquilla provincia veneta. Invece, questa volta, non è andata così. Gli investigatori non hanno dubbi che si sia trattato di un allontanamento volontario e sono possibilisti circa l’ipotesi che l’imprenditore possa essere in qualche modo legato ai combattenti islamici.

Nell’ultimo periodo, infatti, aveva subito una pesante metamorfosi. Sul suo profilo Facebook, ad esempio, era solito condividere video che inneggiavano al jihad e che mostravano le bandiere nere dell’Isis. Inoltre, aveva più volte parlato con conoscenti dell’islam e dei bombardamenti dell’Occidente contro i Paesi mediorientali.

FABRIZIO POZZOBON, UNA CONVERSIONE IDEOLOGICA?

Gli inquirenti, in ogni caso, non escludono alcuna pista. Prendono in considerazione anche l’ipotesi del sequestro o dell’omicidio, ma sembrano fortemente orientati a seguire la traccia islamica. Pozzobon era cattolico e si era recato a messa anche poco prima di partire, ma la sua decisione di diventare un foreign fighters potrebbe anche non essere legata a motivi religiosi: in questi casi, gli esperti parlano di «conversione ideologica per vicinanza alla causa».

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