New York, storia di un attentato annunciato: spunta la foto dell’Isis a Manhattan

Qualche ora dopo l’attentato a New York, è già tempo di recriminazioni. E se è vero che, con ogni probabilità, l’azione del 29enne uzbeko Sayfullo Habibullaevic Saipov – il terrorista di giornata – è comparabile a quella di un lupo solitario, è pur vero che l’Isis, nei mesi scorsi, aveva già lanciato più di qualche segnale circa un attacco terroristico nel cuore della Grande Mela, il primo dopo l’11 settembre.

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FOTO ISIS MANHATTAN, LA PREVISIONE SUL WEB

La strage sulla pista ciclabile di Manhattan, a poche centinaia di metri da Ground Zero, che ha lasciato sul terreno 8 morti e 12 feriti, aveva avuto diverse avvisaglie, colte e pubblicate da Site, l’istituto che monitora le attività dei jihadisti online. La direttrice di Site Rita Katz ha pubblicato su Twitter alcuni documenti che dimostrano una febbrile attività dei seguaci dell’Isis sul web a proposito di New York.

Innanzitutto, nello scorso mese di agosto, su diversi siti internet è comparsa la foto di un sostenitore dell’Isis che mostrava, sul proprio telefono cellulare, una bandiera dello Stato Islamico in piena Manhattan, a pochi passi dalla pista ciclabile dove – in effetti – si è verificato l’attentato di ieri.

FOTO ISIS MANHATTAN, GLI ALTRI INDIZI

Inoltre, sempre secondo Rita Katz, da diverso tempo l’Isis ha messo nel mirino la parata newyorkese del giorno del Ringraziamento (che si svolgerà tra meno di un mese), invitando i propri seguaci a compiere attentati con un furgone. Si tratta di una festa tradizionale, proprio come Halloween. L’allerta, dopo l’attentato di ieri, deve continuare a essere massima.

FOTO ISIS MANHATTAN, ARRIVERÀ LA RIVENDICAZIONE?

Come al solito, nonostante nessuna rivendicazione esplicita, i sostenitori dell’Isis stanno già celebrando l’attentatore sui social network. Ieri, sempre secondo Site, sono comparse delle frasi come «Hai ucciso uomini, hai reso vedove donne e orfani i figli: cosa vi aspettate?». Ma Rita Katz si chiede quale sarà la reazione dei media ufficiali dell’Isis rispetto al fatto che l’attentatore di 29 anni è ancora in vita: rischieranno di rivendicare un attentato con la possibilità di essere smentiti da un possibile pentimento dell’uomo?

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