Vibo Valentia, l’incredibile prenotazione in ospedale: visita medica nel 2021

Se dovete aspettare qualche settimana di troppo per una visita medica nelle strutture sanitarie pubbliche non lamentatevi. O almeno, pensate a chi sta peggio di voi: per una prestazione c’è anche anche chi deve attendere più tre anni. È quanto accade precisamente all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia e raccontato da alcuni siti d’informazione locali. Come riportano Zoom 24 e Il Quotidiano del Sud, pochi giorni fa ad un cittadino del capoluogo di provincia calabrese è stata prenotata una visita ortopedica per sabato 2 gennaio 2021, ad oltre tre anni dalla richiesta all’Asp, l’azienda sanitaria provinciale. A denunciarlo è l’ex primario di Ortopedia del nosocomio vibonese, Michele Soriano, che ha anche inviato una lettera aperta al presidente della Regione Mario Oliverio.

VIBO VALENTIA, VISITA MEDICA NEL 2021

«L’augurio – ha scritto – è che la patologia del sig. B.T. non sia tumorale perché in questo caso gli sarebbe difficile presentarsi a tale visita». «Tutto questo – ha attaccato – accade senza che il direttore generale della Asp di Vibo Valentia e tutta la dirigenza provino un pizzico di vergogna per lo stato di completo abbandono della sanità vibonese e non sentano il dovere morale di rassegnare le dimissioni da un incarico in cui hanno dimostrato una totale incapacità di programmazione e di gestione». L’ex primario ha preso di mira soprattutto la direttrice generale dell’Asp Angela Caligiuri: «Nonostante si tocchi il fondo con una prenotazione a quattro anni -si legge ancora nella lettera – il concorso per dirigente di ortopedia continua ad essere bloccato non certamente per problematiche insuperabili ma per motivi futili legati ad interessi parcellari che non sono il bene della comunità». Soriano ha poi evidenziato la carenza di posti letto, solo otto nell’Unità di Ortopedia, e la mancata messa in sicurezza di stanze ancora chiuse.

La richiesta di visita ortopedica da parte dell’utente è stata effettuata il 24 ottobre. Risale invece al 13 ottobre la relativa ricetta medica. Si tratta di un caso estremamente grave, perché, nonostante i ritardi nelle prestazioni fossero frequenti, non si era mai arrivato ad un rinvio così ampio.

(Immagine da Zoom 24)

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