A Taranto scuole chiuse causa Ilva: una nube tossica avvolge la città | GALLERY

A mali estremi, estremi rimedi. Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha chiuso con un’ordinanza le scuole del quartiere Tamburi della cittadina pugliese, quello più esposto e più vicino alle fabbriche dell’Ilva. Da ieri, infatti, una massiccia nube rossastra si è impossessata del cielo della città, rendendo l’aria irrespirabile e gettando il panico tra i cittadini. Nel rione Tamburi la percentuale delle malattie dell’apparato respiratorio (e il tasso di mortalità) è superiore rispetto a tutte le altre zone della città: una emergenza che sta andando avanti nel tempo e che è al centro del dibattito ambientalista in Italia.

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SCUOLE CHIUSE ILVA, IL PLAUSO DEI GENITORI

La decisione è stata accolta favorevolmente dai genitori e dalle istituzioni scolastiche della città: il «Wind Day» di ieri, il giorno di vento che ha sollevato nell’aria le polveri sottili, rappresenta una minaccia che è difficile da trascurare. «La città – scrivono i genitori in una nota -è flagellata in maniera spaventosa dalle polveri provenienti da Ilva: attraverso il primo cittadino dice quel ‘no’ troppo a lungo atteso. È un ‘no’ importante. Sia il ‘no’ di tutti».

 

SCUOLE CHIUSE ILVA, BOCCIATO IL PIANO AMBIENTALE ILVA

Intanto, lo stesso Melucci e il governatore della regione Puglia Michele Emiliano hanno impugnato il decreto della presidenza del Consiglio che il governo aveva varato nel mese di settembre per ridefinire il nuovo piano ambientale Ilva. Secondo le istituzioni locali, infatti, questa mossa – che dovrebbe obbligare l’ulva a farsi carico delle operazioni di bonifica del territorio – non è sufficiente per ovviare ai danni che la più grande acciaieria d’Europa sta arrecando alla città di Taranto.

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