«Sono Elvis, vivo in un salotto e non voglio diventare un salame»

24/10/2017 di Redazione

I bambini della 3G e 3F della Scuola Elementare Rodari di Torino hanno scritto una lettera per salvare il maialino Elvis dallo sfratto. Già perché, Elvis, non può esser mantenuto in casa perché il Comune di Torino non lo considera un animale d’affezione. La lettera, rilanciata da Torino Today, invita la sindaca Chiara Appendino a una riformulazione del regolamento.

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Ciao a tutti, sono Elvis, il mio nome confonde un po’ ma non sono un cantante! Volevo che ascoltaste il mio appello. Sono un maialino vero, ma non uno sporcaccione come pensate voi! Non vivo in un porcile ma in un appartamento di Via Onorato Vigliani a Torino, con la mia famiglia di umani che mi ha già salvato una volta portandomi via da un allevamento destinato al macello. Io vivo con loro e sto proprio bene.

Ho conosciuto anche i compagni di scuola della mia padroncina Amanda (i bambini della 3 G e 3 F della Scuola Elementare Rodari di Torino): li vedo ogni giorno all’uscita e passeggio insieme a loro nel quartiere tenuto al guinzaglio dai miei amici. Sono docile, amichevole, felice di frequentare gli umani e non do nessun disturbo a chi mi sta intorno.

Però la mia famiglia ora è tanto triste perché ha saputo che il Comune dovrà trovare un’altra sistemazione per me (Se si dovesse applicare alla lettera quanto stabilisce una legge degli anni ’20, ndr) e pensare che sono anche in regola con i vaccini!!! Capisco che può sembrare un po’ strano che io viva in un salotto, ma spero di non finire appeso come un salame!! Il solo pensiero mi fa rabbrividire!!!
Per favore, qualcuno mi può aiutare? Io una casa ce l’ho….e vorrei rimanerci!

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