Maria Elena Boschi non dovrebbe partecipare alla nomina del governatore di Banca d’Italia

24/10/2017 di Redazione

Maria Elena Boschi ha confermato che parteciperà al prossimo Consiglio dei ministri che si esprimerà sulla nomina del governatore di Banca d’Italia. Il mandato di Ignazio Visco scade tra pochi giorni e la legge prevece che il presidente del Consiglio, dopo aver ascoltato il parere del Consiglio superiore dell’istituto centrale, sottoponga la nomina al presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri.

LA CONTROVERSA PARTECIPAZIONE DI MARIA ELENA BOSCHI ALLA NOMINA DI IGNAZIO VISCO

La responsabilità della nomina della conferma o della successione di Ignazio Visco ricade principalmente tra le due più importanti cariche politiche della Repubblica, la presidenza del Consiglio e della Repubblica, ma la decisione del Governo ha comunque un carattere collegiale. Per questo motivo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi farebbe bene a non partecipare alla riunione che deciderà se rinnovare il mandato da governatore di Banca d’Italia a Ignazio Visco, oppure proporre una nuova guida per l’istituto centrale. Il suo ruolo sulle crisi bancarie degli ultimi anni, in particolare per l’istituto dove il padre è stato consigliere d’amministrazione e vicepresidente per diversi anni, Banca Etruria, è stato a più riprese controverso. Si pensi solo alla circostanza riferita da Ferruccio de Bortoli nel libro Poteri Forti (o quasi), secondo cui, nonostante non avesse alcuna competenza, l’allora ministro delle Riforme costituzionali chiese al Ceo di Unicredit di acquisire Etruria allora in grave crisi. Una circostanza smentita da Boschi, che però non ha dato seguito a sua minaccia di querela per la diffamazione contestata a de Bortoli. Anche sulla mozione del PD,  che ha chiesto un rinnovo alla guida di Banca d’Italia bocciando l’operato di Visco, il sottosegretario Boschi avrebbe avuto un ruolo piuttosto controverso. Ispiratrice della mozione, nascosta per diversi giorni al presidente del Consiglio Gentiloni e ad altri ministri, atteggiamento che ha costretto poi il ministro per i Rapporti col Parlamento Finocchiaro a riscrivere i passaggi più controversi. Maria Elena Boschi aveva un evidente conflitto di interessi su Banca Etruria, e purtroppo la cautela sul tema non ha mai ispirato i suoi comportamenti, come i suoi attacchi a mezzo stampa contro Ignazio Visco “colpevole” di aver proposto la fusione tra Popolare di Vicenza e l’istituto così legato alla sua famiglia.  Le indagini che riguardano suo padre e il ruolo di Banca d’Italia consiglierebbero di evitare una riproposizione del conflitto tra controllori e controllati. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio farebbe bene ad astenersi per una volta dalla vicenda bancaria che le è costata molto in termini di popolarità e consenso.

Foto copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

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