Le previsioni sulle Elezioni Politiche 2018: le coalizioni e i partiti favoriti

24/10/2017 di Donato De Sena

Chi vincerà alla Camera e al Senato? Quale sarà la maggioranza in Parlamento? Chi andrà al governo? Sono le domande che accompagnano tutte le campagne elettorali per l’elezione di deputati e senatori e che sono riemerse anche alla vigilia della sfida dall’esito incerto delle Elezioni Politiche 2018. Le previsioni sul risultato del voto sono stavolta più complicate che in passato per via di una nuova legge elettorale che non garantisce con certezza il raggiungimento della maggioranza assoluta dei seggi da parte di una delle coalizioni in campo e, soprattutto, per via di sondaggi che descrivono una situazione di sostanziale equilibrio tra i principali schieramenti e partiti.

 

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PREVISIONI ELEZIONI POLITICHE 2018

Per provare a fare delle previsioni sulle Elezioni Politiche 2018 attendibili bisogna proprio guardare alle rilevazioni sulle intenzioni di voto dei principali istituti demoscopici italiani. E da quei numeri, elaborati dai più noti e autorevoli sondaggisti, emerge che nessuna delle aggregazioni in campo è in grado di avvicinarsi al 40% delle preferenze, ad una quota di consenso che potrebbe garantire il 50% più uno dei seggi di Montecitorio e Palazzo Madama. La nuova legge elettorale (il Rosatellum, sul quale hanno raggiunto l’accordo i principali partiti di centrodestra e centrosinistra, approvato definitivamente in Parlamento il 26 ottobre) assegna il 36% dei seggi con metodo uninominale e il restante 64% con sistema proporzionale. Ciò significa che per ottenere una maggioranza, seppur risicata, dei posti in Parlamento c’è bisogno di imporsi nella maggioranza dei seggi del maggioritario. Se ciò non avviene, con una situazione di forte equilibrio tra due coalizioni, è probabile sia necessario una maggioranza di larghe intese.

PREVISIONI SUI PARTITI

Per quanto concerne le previsioni sui partiti è facile immaginare che alle Elezioni Politiche 2018 saranno Pd e Movimento 5 Stelle ad ottenere una quota di consenso molto più alta di tutte le altre forze. I sondaggi sulle intenzioni di voto da molti mesi attribuiscono a Dem e pentastellati percentuali di voto nettamente più alte di ogni altra formazione. Il M5S oscilla tra il 26 e il 28% delle preferenze. Il Partito Democratico si muove su un livello più basso, tra il 23 e il 27%, ma rispetto agli avversari è disposto a stringere alleanze, con liste minori di centro, come Alternativa Popolare. Il centrodestra è invece diviso in due blocchi, quello di Forza Italia e quello della Lega Nord, due partiti che vengono stimati mediamente intorno al 13/17% delle preferenze. In questo caso viene considerato probabile che i voti dello schieramento siano maggiori di oltre 5 punti percentuali rispetto al M5S, grazie alla presenza di Fratelli d’Italia, che si muove intorno al 5%, e con l’aiuto di altre formazioni minori, come ad esempio il Movimento Animalista. Per quanto concerne le soglie di sbarramento per le liste, fissata al 3% sia in coalizione che non, rischiano in tanti. A cominciare dagli alfaniani di Ap. Ma sui piccoli partiti il quadro è ancora poco chiaro. Sarà certamente più facile fare previsioni su movimenti e partiti solo quando verranno presentati i nuovi simboli e definite nuove fusioni o alleanze. Stabilmente sotto la soglia di sbarramento nei sondaggi, oltre ad Ap, sono piccole formazioni come Campo Progressista, i Radicali e la loro lista europeista +Europa, il Psi, Scelta CivicaRifondazione Comunista, Verdi, Casapound. Secondo le ultime previsioni sulle Politiche non dovrebbe avere problemi ad entrare alla Camera e al Senato la nuova lista unitaria della sinistra non alleata con il Pd Liberi e Uguali (sostenuta dagli ex Democratici di Articolo 1 Mdp, Sinistra Italiana e Possibile) che mediamente si aggira intorno al 6% dei consensi.

 

previsioni elezioni politiche 2018
(Tabella di: Giornalettismo)

 

PREVISIONI SULLE COALIZIONI

Le previsioni sulle coalizioni delle Elezioni Politiche 2018 attribuiscono al centrodestra di Fi, Lega Nord e Fdi un chiaro margine di vantaggio sul centrosinistra guidato dal Pd. Entrambi gli schieramenti dovrebbero essere in grado di avvicinarsi o superare facilmente il 30% grazie ad accordi con liste minori ma, anche in questo caso, il quadro sarà chiarito solo con la definizione di accordi elettorali e dopo la presentazione dei nuovi simboli. La sensazione è che la partita si giocherà molto sulla capacità di tessere le alleanze con altre formazioni. Per quanto riguarda la sinistra, la nuova lista unitaria Liberi e Uguali, nata per iniziativa di Articolo 1 Mdp, Sinistra Italiana e Possibile di Pippo Civati, ed oggi nei sondaggi oltre il 5% potrebbe pesare molto sul successo o l’insuccesso di Pd o M5S. Si attendono anche mosse nel centrodestra, coalizione che potrebbe avere difficoltà a sfondare al centro per le posizioni radicali su alcuni temi di Matteo Salvini. Quel che sembra certo è un handicap del Movimento 5 Stelle, che nei collegi uninominali potrebbe pagare, oltre alla mancanza del traino di liste alleate, anche l’assenza di un vero radicamento sul territorio, candidati poco noti e un basso numero di amministratori locali. In altre parole quei 232 collegi della Camera e 109 del Senato assegnati con metodo maggioritario la quota di eletti M5S potrebbe essere molto più bassa se confrontata con la percentuale di consenso ottenuta.

PREVISIONI SUI SEGGI

Per quanto riguarda le previsioni sui seggi nessun sondaggio ha mai attribuito la maggioranza assoluta alla Camera o al Senato ad uno degli schieramento. La soglia della governabilità è fissata a Montecitorio a quota 316 seggi, la metà più uno dei 630 deputati. Nessuno schieramento è stato mai stimato oltre i 270 seggi. Prima della costruzione delle coalizioni, insomma, lo scenario nettamente più concreto è quello dell’incarico di formare il governo affidato dal presidente della Repubblica ad un esponente che non ha affrontato la campagna elettorale da leader. Proprio la stessa situazione del 2013. Una stima pubblicata a fine novembre ha attribuito al centrodestra di Fi, Lega Nord e Fdi alla Camera 270 seggi (45 in meno della soglia della maggioranza assoluta), 162 seggi ad uno schieramento di centrosinistra composto da Pd, Ap e Campo Progressista, 165 al Movimento 5 Stelle, 25 alla sinistra e i restanti 8 ad altre formazioni minori, comprese le minoranze linguistiche. Al Senato invece è stato stimato il centrodestra a quota 135 seggi, il M5S a 85, il centrosinistra a 81, la sinistra a 8 e gli altri partiti a 6.

 

previsioni elezioni politiche 2018
(Tabella di: Giornalettismo)

 

Infine, un’altra stima, realizzata dall’Istituto Ipsos a inizio novembre e pubblicata sul Corriere della Sera, aveva attribuito per la Camera 252 seggi al centrodestra, 173 al M5S, 164 al centrosinistra e 23 alla sinistra, con i restanti 18 da attribuire ad altri partiti o da assegnare alle circoscrizioni Estero e Valle d’Aosta.

 

previsioni elezioni politiche 2018
(Tabella di: Giornalettismo)

 

(Ultimo aggiornamento alle 20.40 dell’11 dicembre 2017. Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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