I risultati del referendum per l’autonomia in Lombardia e in Veneto

23/10/2017 di Redazione

È un voto dai due volti quello del referendum autonomista al Nord Italia, in Lombardia e in Veneto. Nelle due regioni chiamate alle urne sono stati registrati due tassi di affluenza molto diversi, ma comunque alti rispetto alle aspettative. In Lombardia la quota di votanti è rimasta sotto il 40%. In Veneto si è avvicinata al 60%.I due governatori della Lega Nord, il veneto Luca Zaia e Roberto Maroni andranno a Roma per dare inizio a una trattativa con lo Stato centrale: chiederanno i 9/10 delle tasse versati dai contribuenti delle loro regioni. Mentre il governo fa sapere che ci può essere confronto, ma non sul fisco.

RISULTATI REFERENDUM AUTONOMIA IN LOMBARDIA

Dati quasi definitivi sul voto in Lombardia sono stati diffusi a tarda notte, e sono relativi ad un aggiornamento dati delle 3.00. A scrutinio concluso in 9.224 sezioni lombarde, l’affluenza ai seggi è risultata pari al 37,07% con una stima del dato finale tra il 38 e il 39% e un numero di votanti di circa 3 milioni. Il ha raccolto nelle sezioni scrutinate il 95,3%, il No il 3,9%. Le schede bianche il restante 0,9%.

RISULTATI REFERENDUM AUTONOMIA IN VENETO

Per quanto riguarda invece il Veneto il dato dell’affluenza è del 57,2%. È stato comunicato dall’osservatorio elettorale del consiglio regionale relativo a 574 comuni su 575. Il quorum del 50% più uno è stato raggiunto alle 19. Vicenza è stata la provincia con maggiore affluenza, il 62,7%. A chiudere c’è Rovigo con il 49,8% , unica tra le sette province venete al di sotto del 50%. Padova ha registrato il 59,7%, Treviso il 58,1%, Venezia il 53,7%, Verona 55,5%, Belluno il 51,3%.

RISULTATI REFERENDUM AUTONOMISTA, ESULTANO MARONI E ZAIA

«Io penso che questo referendum diventerà endemico. Noi siamo degli apripista anche dal punto di vista giuridico e tecnico, visto che è sufficiente copiare la nostra legge per fare un referendum», ha detto il presidente del Veneto Zaia, commentando il risultato del referendum. «Penso anche che questa endemicità – ha aggiunto – dovrà toccare da Nord a Sud. L’autonomia è una vera assunzione di responsabilità. Noi dobbiamo in modo che le comunità che sono amministrate dalle istituzioni siano più responsabili». «Sono felice di questo risultato, è superiore alle mie attese, questa è una giornata storica. Consolida la nostra forza per avviare il neoregionalismo, abbiamo con noi milioni di cittadini», ha detto il presidente della Lombardia Maroni. «Un’affluenza superiore al 40% e il 95% di Si’ sono un gradissimo risultato», ha commentato in conferenza stampa. «Non faccio la competizione con Zaia, non mi interessa la percentuale, sono contento che ci abbia superato, ora possiamo unire le forze per la battaglia del secolo».

C’è anche un dato politico da evidenziare che riguarda le prossime Elezioni Politiche. Il successo del Sì salda nuovamente l’asse della Lega Nord (Maroni e Zaia sono gli unici governatori di regione del Carroccio) con Forza Italia e dà maggiore convinzione alla coalizione di centrodestra guidata da Silvio berlusconi. Soddisfazione è stata manifestata anche dal Movimento Cinque Stelle, che da sempre sostiene la democrazia diretta e si è schierato dalla parte della consultazione. Sembra essere sul piede di guerra il Pd, che in Veneto invita il presidente Zaia a ricordare che il risultato è frutto anche del loro. In Lombardia, invece, i Dem sottolineano l’affluenza ferma al 40%. Il governo, intanto, con il sottosegretario agli affari regionali Gian Claudio Bressa, fa sapere di essere «pronto ad aprire una trattativa per definire le condizioni e le forme di maggiore autonomia».

(Foto da archivio Ansa)

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