La storia di Elvis: il maialino che rischia lo sfratto

22/10/2017 di Redazione

A Torino Simona Eduardo, infermiera al Regina Margherita di Torino, ha un grosso problema. Non può tenere il suo maialino Elvis a casa perché il Comune di Torino non lo considera un animale d’affezione. La donna ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere alla sindaca Chiara Appendino e alla ministra Beatrice Lorenzin il riconoscimento di tutti quelli come Elvis nella categoria.

guarda la gallery:

(foto da Elvis The Pig)

La sua storia la racconta Repubblica Torino. Oramai Elvis è uno di famiglia.
«Lo abbiamo salvato l’anno scorso da un allevamento di Rovigo», spiega Simona. «Adottandolo abbiamo evitato che finisse al macello. Siamo andati fino a lì a prenderlo. Poi lo abbiamo portato a casa. I miei tre figli erano entusiasti e adesso vive con noi, nel nostro appartamento». Il maialino ha una pagina Facebook seguita da migliaia di persone.

LEGGI ANCHE > DISASTRO ECOLOGICO IN ANTARTIDE: SU 40.000 PULCINI DI PINGUINO SONO SOPRAVVISSUTI SOLO DUE

Ora Elvis rischia lo sfratto.
«Tutto è iniziato – ha aggiunto l’infermiera – quando abbiamo cercato di registrarlo come pet: volevamo capire come fare per il microchip così da essere in regola. Invece ci hanno detto che l’attuale regolamento comunale non permetteva di tenere un maialino in un alloggio. All’inizio ci è stato prospettato di inserirlo tra gli animali esotici, ma anche lì ci hanno detto che non era possibile. Ogni volta che sentivamo suonare alla porta temevamo che fosse qualcuno che volesse sequestrare Elvis. Non capiamo perché si voglia applicare alla lettera quella norma. I tempi cambiano e Elvis non dà fastidio a nessuno. E’ molto educato: non sporca nemmeno in casa e fuori ci preoccupiamo sempre di pulire. C’è poi il lato umano da mettere in conto. E’ molto affettuoso. Ci fa le feste e riempie di baci. Speriamo davvero che si arrivi a una soluzione».

Share this article