La Spagna vuole convocare nuove elezioni in Catalogna per gennaio 2018 dopo la sospensione dell’autonomia

20/10/2017 di Andrea Mollica

La Spagna sospenderà l’autonomia della Catalogna, ed è intenzionata a convocare nuove elezioni del parlamento della comunità autonoma entro il gennaio 2018. Secondo i principali media spagnoli è questo l’accordo raggiunto tra il presidente del Governo Mariano Rajoy e il segretario del PSOE Pedro Sanchez. L’esecutivo guidato dal presidente del PP dipende dall’astensione dei socialisti, visto che dispone solo di una maggioranza relativa al Congresso dei Deputati. Il governo Rajoy ha deciso di attivare l’articolo 155 della costituzione, che consente al l’esecutivo di revocare i poteri delle comunità autonone, nei confronti della Catalogna.

LA SPAGNA VUOLE NUOVE ELEZIONI IN CATALOGNA NEL 2018

Una decisione molto grave, presa per la prima volta nei quarant’anni di democrazia spagnola postfranchista, che sarà stabilita dal consiglio dei ministri di domani e ratificata al Senato venerdì 27 ottobre. Nella seconda camera del parlamento spagnolo il PP dispone della maggioranza assoluta, e non sembrano esserci dubbi sul sostegno garantito dai propri senatori sulla Catalogna.  I due partiti di opposizione che si sono astenuti sul governo Rajoy per consentirne l’avvio, socialisti e i centristi di Ciudadanos, appoggiano questo processo. Il PSOE ha spinto per una attivazione il più possibile meno tramautica dell’articolo 155, che consenta di togliere l’autonomia per poco tempo.  Tra le misure proposte ci sarebbero il controllo dei Mossos d’Esquadra, la polizia della comunità autonoma, e della televisione e radio catalana. Secondo quanto trapela dai media spagnoli come El Pais i socialisti avrebbero convinto Rajoy nel lasciare a Carles Puigdemont la possibilità di convocare elezioni anticipate prima della sospensione formale dell’autonomia della Catalogna. Le elezioni anticipate potrebbero però esser precedute da una dichiarazione di indipendenza da parte del governo catalano. La maggioranza che sostiene Puigdemont aveva trovato questa intesa al suo interno, confermando la secessione in caso di sospensione dell’autonomia via articolo 155.  Le elezioni a gennaio 2018 consentirebbero un voto riconosciuto da tutti sul futuro della Catalogna, anche se una soluzione per la questione dell’indipendena appare molto complessa.

Share this article