Milena Gabanelli spiega come risolvere il problema dell’immigrazione contro i populismi di destra e di sinistra

19/10/2017 di Andrea Mollica

Milena Gabanelli ha concesso una lunga intervista politica al Foglio. La giornalista di Rai Tre ha affrontato molti temi di attualità, concentrandosi in particolar modo sull’immigrazione. La storica conduttrice di Report rimarca in particolare la sua distanza da ogni simpatia politica, perché un giornalista deve apparire, non solo esser, indipendente dai partiti. Gabanelli confessa in questo senso dispiacere perché è stata definita una donna di sinistra per il suo lavoro su Rai Tre, TV storicamente vicina al Pci e alle formazioni eredi del Partito comunista.

MILENA GABANELLI PARLA DI BEPPE GRILLO E M5S

In merito al M5S Gabanelli dice di aver avuto una lunga amicizia, personale, con Beppe Grillo: il rapporto però ora è diventato molto più saltuario, e negli ultimi anni il leader M5S l’ha chiamata solo una volta. « Ciao Gaba, hai visto che bello scherzone ti abbiamo fatto? Fine», sintetizza così la giornalista la telefonata fatta dal fondatore dei 5 Stelle quando Milena Gabanelli aveva vinto la selezione online dei candidati alla presidenza della Repubblica sul sito di Grillo. Candidatura poi rifiutata dalla giornalista, accettata invece dal compianto Stefano Rodotà, arrivato terzo dietro a Gino Strada. Il colloquio col direttore del Foglio Claudio Cerasa si concentra in particolar modo sull’immigrazione. Milena Gabanelli rimarca di non considerare affatto i migranti feccia umana, come era sembrato da un articolo della testata su di lei sull’esigenza di scremarli per bene, ma è fortemente critica con il sistema attuale che impedisce l’integrazione dei richiedenti asilo.

LA PROPOSTA DI MILENA GABANELLI SULL’IMMIGRAZIONE

«Bisogna passare da un’accoglienza gestita dalle cooperative chiavi in mano a una pubblica. Oggi funziona così: sbarcano 100 migranti, vengono prese le impronte e le foto segnalatiche, e poi il prefetto individua una cooperativa e glieli affida, corrispondendo quaranta euro al giorno. Sono previste quattro ore di italiano a settimana, ma nessuna sanzione se non frequenti, e nessun controllo sull’effettivo svolgimento di quele poche ore. Ovviamente la cooperativa, godendo di una somma fissa, lucra su tutto, anche sul cibo scadente». Milena Gabanelli spiega al Foglio come l’Italia dovrebbe adottare un sistema di gestione dei migranti più simile a quello tedesco, con lo Stato a gestire l’alloggio e la formazione dei richiedenti asilo, con la possibilità di penalizzare chi non frequenta corsi che servono per la futura integrazione. Un approccio pragmatico, che si ponga l’obettivo di gestire un fenomeno strutturale, e contrasti  i populismi di destra e di sinistra sul tema.

Foto copertina: ANSA/ GIORGIO BENVENUTI

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