La bufala dell’Istituto Comprensivo di Sora che sostituisce l’ora d’inglese con quella di «vaccini»

Ancora una fake news sul tema dei vaccini. Da qualche giorno sta facendo il giro di diversi gruppi Facebook una circolare di un presunto Istituto Comprensivo laziale che vorrebbe sostituire le ore di inglese con le ore dedicate alla corretta informazione delle famiglie sul tema dei vaccini. Nel testo si legge quanto segue: «A seguito delle numerose sollecitazioni da parte del personale docente e ai disdicevoli e noti fatti avvenuti nel mese di Settembre, si dispone che gli incontri settimanali tra il personale ASL e gli alunni delle classi elementari e medie avvengano durante l’orario scolastico, in sostituzione di un’ora di inglese, questo fino a diversa disposizione».

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ORA VACCINO, LA CIRCOLARE FAKE DIFFUSA IN RETE

Nel testo, si parla di incontri «resi obbligatori dalla recente normativa di legge» e, addirittura, di un esame (da svolgersi nel mese di dicembre) per «verificare il corretto apprendimento». Il tutto, corredato dall’intestazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dai dati (numero di telefono e indirizzo mail) di un fantomatico istituto comprensivo ‘Vito Volterra De Blasi‘ con sede a Sora (RM).

ORA VACCINO, IL DEBUNKING DELLA BUFALA

Un documento falso in ogni sua parte. Innanzitutto non esiste un istituto Vito Volterra De Blasi a Sora (c’è un Vito Volterra ad Ariccia, ad esempio), né tantomeno Sora si trova in provincia di Roma (la cittadina, infatti, è situata in provincia di Frosinone). Inoltre, al numero di telefono indicato, risponde l’Istituto Comprensivo Primo Sora di viale Simoncelli, che non ha nulla a che fare con questa storia e che, da questa mattina, sta ricevendo una miriade di chiamate, tra semplici segnalazioni e proteste.

Ovviamente, non è verosimile che una scuola possa fare degli incontri sui vaccini sostituiti in maniera sistematica alle ore curriculari di lingua inglese per circa tre mesi fino a dicembre. E a rendere il tutto ancora più terribile, ci sono una serie di errori grammaticali veramente incredibili che sembrano essere quantomeno inopportuni per un dirigente scolastica (tale Elisabetta Burbatta) che, in calce, pone la sua firma sotto al documento.

Eppure, la bufala ha avuto un’ampia diffusione sui social network e su WhatsApp, causando allarmismi, preoccupazioni e anche l’intasamento delle linee telefoniche di un istituto scolastico tirato in ballo a caso dall’autore di questa fake news dal pessimo gusto.

 

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