«Il sesso per fare carriera è prostituzione». E Asia Argento querela Libero

14/10/2017 di Redazione

Non poteva non avere conseguenze legali l’articolo di Renato Farina sullo scandalo Weinstein pubblicato ieri su Libero in cui si sostiene che le donne «prima la danno via poi frignano e fingono di pentirsi» e che «cedere alle avances del boss per fare carriera è prostituzione non stupro». Asia Argento, una delle attrici che ha raccontato di essere stata vittima delle violenze sessuali del produttore cinematografico americano, ha annunciato querela nei confronti del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. «Rendo noto – ha twittato – di aver querelato Libero per aver offeso la mia dignità di donna e leso la mia reputazione con il loro pessimo articolo».

 

 

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Nel suo articolo Farina ha messo «sullo stesso piano» le star e il loro capo malato di sesso. «Ora Weinstein – si legge – dice di essere stato abbandonato da tutti. Troverà finalmente pace alle sue scalmane in piaceri solitari? Figurarsi. Finché ha denaro, e ne ha tanto, ci sarà la fila. Non è una cattiveria sulle donne, ma la constatazione di com’è fatta la natura umana. È attratta dal miele del potere e del contante. È un gioco triste, ma qui non s’inventa niente». Una posizione che viene confermata oggi anche da Feltri. Il direttore editoriale afferma che è difficile dare torto al giornalista «sul piano tecnico e giuridico»:

Se Asia ha accettato le profferte del signore in questione, si vede che aveva la sua bella convenienza. Quale? Recitare in un film o in vari film. Altrimenti lo avrebbe mandato, probabilmente, al diavolo.
Non è una bella cosa farsela dare da una ragazza promettendole mari e monti, ma non è una bella cosa neppure donarsi per ottenere un vantaggio. Pertanto siamo difronte a due persone con una moralità poco solida.

Feltri su Libero sostiene anche che Asia Argento «non si è ribellata» ma «ha deciso di sottostare alle pretese del produttore perché redditizio»:

Ha agito bene o male? Nessuno la giudica.Ma ci risparmi il fervorino della vittima, della pecorella smarrita, di Cappuccetto rosso minacciata dal lupo cattivo. Fa ridere che una giovanotta di 21 anni non sia stata in grado di respingere le bramosie di un vecchio porco.

(Foto Dpa da archivio Ansa. Credit: Hubert Boesl)

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