Roberto Saviano: «La nuova legge elettorale è un agguato alla democrazia»

13/10/2017 di Andrea Mollica

Roberto Saviano ha definito la nuova legge elettorale un agguato alla democrazia. Il giornalista e scrittore ha preso una posizione molto dura contro il cosidetto Rosatellum-bis, il nuovo sistema di elezione di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica approvato ieri in prima lettura dall’aula di Montecitorio. La nuova legge elettorale è passata con 375 sì, un risultato significativamente più basso rispetto ai poco meno di 450 voti a disposizione delle forze che l’appoggiavano, la maggioranza di governo che fa perno sul PD, più Forza Italia e Lega Nord.

LEGGE ELETTORALE ROSATELLUM-BIS AGGUATO CONTRO LA DEMOCRAZIA PER SAVIANO

Il discreto numero dei cosidetti franchi tiratori, i deputati che nel voto segreto hanno votato no nonostante i loro partiti appoggiassero il nuovo sistema, evidenzia come senza la questione di fiducia posta dal Governo Gentiloni il Rosatellum-bis probabilmente non sarebbe passato. Anche al Senato sembra molto probabile che l’esecutivo ponga la fiducia per accelerare la discussione e favorire l’approvazione della legge elettorale. Roberto Saviano ha spiegato in una intervista al Fatto Quotidiano di ritenere gravissima la modalità con cui è stata votato il Rosatellum-bis.  «È un agguato alla democrazia. È proprio delle democrazi malate cambiare la legge elettorale a ridosso delle elezioni e ha ragione da vendere chi usa parole forti per condannare questa vergogna». Nel colloquio con Silvia Truzzi del Fatto Quotidiano, in cui parla del suo nuovo libro, Saviano rimarca come l’approvazione della nuova legge elettorale sveli il finto riformismo del PD di Renzi, che ha utilizzato lo stesso modus operandi di Berlusconi quando fu approvato il Porcellum. Lo scrittore ricorda la raccomandazione del Consiglio europeo di non modificare il sistema elettorale poco prima del voto a causa del deficit di conoscenza e conseguente  violazione dei diritti dei cittadini. «Con quale autorità morale l’Italia potrà mai criticare Erdogan e Putin se diamo per scontato che il sistema regga nonostante queste violazioni?», si interroga Roberto Saviano.

Foto copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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