Le ragazze molestate anche da genitori degli alunni nella palestra di karate di Lonato

09/10/2017 di Redazione

Due uomini genitori di alunni della palestra di karate di Lonato dove sono state compiuti abusi sessuali su diverse ragazzine, iniziate anche quando non erano neppure adolescenti, sono stati arrestati. Una delle vittime delle molestie ha testimoniato come gli abusi sessuali, iniziati quando aveva dodici anni, non fossero compiuti solo dal suo maestro, titolare della palestra di karate di Lonato.

LONATO KARATE, ANCHE I GENITORI MOLESTAVANO LE BAMBINE

Secondo questa testimonianza, decisiva per gli arresti, le molestie sessuali erano iniziate attraverso la richiesta di fotografie hard da scambiare su Badoo e WeChat, o altri servizi di messaggeria istantanea. Le pressioni del maestro di karate e degli altri due adulti, genitori dei bambini che frequentavano la palestra, erano così forti da aver costretto la bambina a recarsi ad incontri dove le molestie erano consumate. Ci sono stati rappporti completi, e altri casi in cui la giovanissima era costretta a spogliarsi e farsi palpeggiare. La piccola, che ha subito molestie sessuali dall’età di 12 anni fino a 17, ha raccontato come gli incontri avvenissero sul tatami, all’interno della palestra.

KARATE LONATO, COME AVVENIVANO LE MOLESTIE SESSUALI SULLE BAMBINE

Il sabato sera, quando il locale sportivo di Lonato, nel bresciano, era chiuso, oppure in orari diurni, quando  il locale era vuoto. Come spiega il Corriere della Sera, «un’altra allieva ha dichiarato di aver «ricevuto pressioni» affinché si concedesse agli incontri di gruppo, con un altro ragazzo. I partner potevano anche essere scelti online, su WeChat , a una condizione: «Dichiaratevi maggiorenni» diceva loro l’allenatore. Altri tre adulti sono dunque indagati per violenza sessuale di gruppo. Al giudice non importa il «ruolo» esatto di uno o dell’altro: è sufficiente qualunque condotta partecipativa, morale o materiale. Condotte che gli altri, di genitori, quelli delle ragazzine, mai avrebbero lontanamente immaginato. Cosa che li ha distrutti, se possibile, ancora di più».

Foto copertina: immagine generica tratta da Pixabay

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