L’incredibile storia dell’Fbi che dà la caccia a due maialini

06/10/2017 di Redazione

L’Fbi dà la caccia a due animali. Due maialini che alcuni attivisti hanno portato via da un allevamento nel quale subivano maltrattamenti e torture. Sembra una vicenda surreale ma accade davvero. I due piccoli suini, che sono stati battezzati Lucy ed Ethel, sono stati prelevati in estate da una fattoria dello Utah, la Circle Four Farm. Gli animalisti erano entrati nella struttura, di proprietà della Smithfield Foods, una grande azienda di trasformazione della carne, per filmare le pessime condizioni in cui i suini erano costretti a vivere prima di essere macellati. Poi sono stati trattati come veri criminali.

 

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MAIALI MALTRATTATI E TORTURATI

Durante le riprese presso l’impianto gli attivisti hanno scoperto i maialini malati, vicini ad altri morti. Uno era gonfio e un altro a stento era capace di stare in piedi, come ha spiegato Wayne Hsiung, attivista di un gruppo animalista internazionale, Direct Action Everywhere (Dxe), che ha filmato la struttura e ha portato a termine il salvataggio dei suini. A causa di varie malattie, ha raccontato, i suinetti non sono stati in grado di mangiare e digerire cibo e pesavano meno di quanto avrebbero dovuto alla loro età. Piuttosto che lasciarli alla Circle Four Farm in attesa di una morte imminente e dolorosa, gli attivisti della Dxe hanno quindi deciso di salvarli portandoli via, lontano dal luogo dove avevano sofferto, in un rifugio dove sarebbero potuti essere curati, nutriti e rimessi in salute.

ABUSI SISTEMATICI NEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI

Solo quell’allevamento della Smithfield Foods alleva e poi macella più di un milione di maiali ogni anno. Gli animalisti sono particolarmente sensibili alle questioni legate all’allevamento e alla macellazione dei suini. I maiali sono una delle specie animali più intelligenti, al pari di cani, delfini, gatti, e sono emotivamente complessi, capaci di provare gioia, amore, sofferenze, dolori. Ma non ricevono nessuna protezione e sono vittime di sistemativi abusi negli allevamenti intensivi. Alla Smithfield Foods, come nella maggior parte della grandi aziende, maltrattamenti e torture non dipendono da violazioni dei dipendenti, ma riguardano le procedure aziendali. Gli attivisti di Dxe le hanno scoperte anche nel caso della Circle Four Farm.

In circostanze normali una grande azienda agricola industriale come la Smithfield Foods non avrebbe nemmeno notato tra centinaia di migliaia di maiali due suini malati, di cui uno moribondo. Non se ne sarebbero interessati, perché non hanno alcun valore commerciale. Eppure il salvataggio dei due piccoli è letteralmente diiventato un caso federale, una questione di grande importanza per il Dipartimento di Giustizia. L’ultimo giorno di agosto, un gruppo di sei agenti di agenti dell’FBI in gambali protettivi, armati di mandato di ricerca, si è presentato in due piccoli rifugi per gli animali da allevamento abbandonati, uno a Riverton, Utah, e uno a Erie, Colorado. Si tratta di rifugi che non hanno nessun legame con la Dxe o con altri gruppi impegnati a salvare gli animali. Sono semplici rifugio per animali malati, abbandonati o feriti. I mandati di ricerca degli agenti dell’Fbi indicavano informazioni sui due animali, sul colore, il tipo di coda, l’età, circa 5-9 mesi, un piccolo foro all’orecchio destro. Gli agenti hanno cercato i locali di entrambi i rifugi. E hanno anche chiesto campioni di dna. Un intervento che i responsabili dei rifugi non avevano mai visto.

Gli eventi successivi hanno confermato che l’azione degli agenti è stata pensata per intimorire i rifugi, che peraltro non hanno avuto alcun ruolo nel salvataggio degli animali. Dopo l’esecuzione dei due mandati di ricerca dei maialini i responsabili di uno dei due rifugi hanno raccontato di aver ricevuto una telefonata dal Dipartimento dell’agricoltura statunitense. L’agenzia diceva di aver ricevuto una denuncia per mancanza di licenze. «Non avevamo mai avuto una visita dell’Fbi o una chiamata dell’Usda sulle licenze, e adesso improvvisamente, in poche settimane, si sono verificate tutte e due le cose», ha detto un responsabile. L’impressione è che la vicenda dei due maialini abbia ottenuto un’enorme importanza per l’Fbi quando la storia del salvataggio è diventata virale, quando la campagna pubblica degli animalisti di Dxe per denunciare la sofferenza degli animali è diventata nota a molti. Ovviamente, all’Fbi e alla Smithfield Foods, che è la più grande azienda agricola industriale statunitense, non interessano veramente le condizioni dei maialini. Ciò che loro importa (e preoccupa) è l’efficacia di una campagna che mostra la terribile verità di animali costretti a vivere in pessime condizioni. Il NewYork Times aveva parlato del salvataggio dei maialini lo scorso 6 luglio. La storia ha poi trovato larga condivisione sui social media.

(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA/ CIRO FUSCO / DC / SIM)

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