Pontida, le coppie sposate non pagheranno i rifiuti, ma solo se hanno fatto figli entro 2 anni

29/09/2017 di Redazione

Il sindaco leghista di Pontida, Luigi Carozzi, va avanti con i provvedimenti creativi e discriminatori: niente tassa dei rifiuti (Tari) per le coppie sposate, ma con alcune e curiose eccezioni. Escluse le coppie gay unite civilmente, quelle che abbiano contratto un matrimonio religioso non riconosciuto dal concordato del 1929 e tutte quelle che per scelta o semplicemente perché non ci sono riuscite, non hanno avuto figli entro due anni dal rito. Un provvedimento che fa evidentemente discutere, dopo quello di 15 giorni fa con cui il sindaco della capitale della Lega Nord aveva istituito i parcheggi rosa, ma non per extracomunitarie e lesbiche.

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La decisione di togliere la Tasi alle sole coppie regolarmente sposate e con figli – fa sapere Repubblica – è stata comunicata oggi da Carozzi ai suoi concittadini, a cui ha scritto che  “la giunta comunale della città di Pontida ha tolto la tassa sui rifuti (Tari), introducendo nuove categorie esentate. Anche questa volta, però, non mancano le eccezioni. Come le unioni civili tra persone dello stesso sesso”. La notizia ha fatto immediatamente il giro del web, dove in molti sottolineano come il sindaco di Pontida stia solo cercando di ottenere visibilità con una misura che evidentemente verrà presto bocciata da un giudice, data la palese violazione dell’articolo 3 della Costituzione.

A PONTIDA NIENTE TASSA DEI RIFIUTI PER LE COPPIE SPOSATE, MA SOLO SE HANNO AVUTO FIGLI ENTRO DUE ANNI DAL MATRIMONIO

Anche sui parcheggi rosa riservati alle donne, eccetto quelle extracomunitarie e quelle lesbiche, il sindaco di Pontida ha dovuto fare un passo indietro ed è probabile che accadrà lo stesso con la misura che toglie la tassa sui rifiuti alle coppie sposate, ma solo a quelle che abbiano avuto figli entro due anni dal matrimonio. In realtà – spiega Repubblica – la fantasiosa e discriminatoria norma era stata introdotta nella cittadina lombarda già un anno fa, come una sorta di “regalo di nozze”. Si trattava però di una sperimentazione, ora il sindaco ha deciso di renderla strutturale.

Oltre alla polemica del mondo arcobaleno, sono in tanti a sottolineare come la norma abbia un’eco fascista: oltre alla sua avversione per gli omosessuali (oramai chiarissima), il sindaco di Pontida va a colpire anche le coppie sposate e senza figli. Come se non precipitarsi a procreare subito dopo le nozze o non riuscire a farlo, magari per problemi di fertilità, fosse una colpa. Forse nella misura si nasconde un tentativo del primo cittadino di dare un contributo all’incremento demografico, un po’ come la proposta presentata al Meeting di Rimini da un pool di sindaci di centrosinistra capitanati da Nardella di prevedere dei bonus fiscali, con l’obiettivo di arrivare a una media di “due figli a donna”. Pare quasi che negli ultimi tempi il primo problema dell’Italia sia diventato il calo demografico: non per riaprire la polemica sul Fertility Day, ma forse per riprodursi le persone – prima che l’esenzione dalla Tari o il bonus fiscale – avrebbero bisogno di norme a tutela del loro lavoro. E prima ancora, di avere un lavoro. Così, giusto uno spunto…

Foto copertina: ANSA/ GIAMPAOLO MAGNI

 

 

 

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