Matera 2019 ha a disposizione 400 milioni dal governo

C’erano proprio tutti ieri a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il facilitatore del governo Salvo Nastasi: hanno messo la loro firma su un patto da 400 milioni per il progetto di Matera 2019. Un vero e proprio bazooka (per utilizzare un termine caro a Mario Draghi) per mettere in campo risorse ingenti per dare un’accelerata al progetto. A un anno, ormai, dal suo inizio.

MATERA 2019, I NUOVI FONDI

I 400 milioni non saranno tutti destinati alla città: 106 milioni saranno impiegati sul territorio di Matera, 285 interesseranno tutta la Basilicata (sempre in ottica 2019), 13 verranno utilizzati per le periferie. Matera 2019, infatti, è un progetto che coinvolge il territorio nella sua completezza e che dovrebbe rilanciarlo anche in ottica futura.

MATERA 2019, LA SCOMMESSA

I 400 milioni, salutati dal sindaco Raffaello De Ruggieri come una «svolta storica, quasi epica», rappresenteranno la svolta che porterà fuori dall’immobilismo il progetto della Capitale europea della cultura? Il governo se lo augura: dal 2015, infatti, la situazione della città è bloccata dalla difficoltà di trovare una quadra per la giunta comunale, dopo l’avvicendamento con il centro-sinistra guidato da Salvatore Adduce, l’uomo che ha portato Matera a diventare Capitale europea della cultura per il 2019. Attualmente, in piedi c’è un governo di «solidarietà cittadina», una situazione di emergenza per evitare che Matera 2019 si trasformi in un flop.

«Il contratto – spiega il premier Gentiloni – prevede diverse misure e progetti, decisioni che riguardano la qualità ambientale, culturale della città, le vie di collegamento. Ora abbiamo la responsabilità di arrivare puntuali all’appuntamento». Il messaggio del presidente del Consiglio al governo cittadino è chiarissimo.

Share this article