Un richiedente asilo di Pistoia agli arresti domiciliari per molestie sessuali nei confronti di una tredicenne

21/09/2017 di Redazione

Pistoia, un richiedente asilo del Pakistan è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari nel centro di accoglienza per i rifugiati per una molestia sessuale compiuta nei confronti di una giovane alunna di una scuola media di tredici anni.

UN RICHIEDENTE ASILO ARRESTATO A PISTOIA PER MOLESTIE SESSUALI SU UNA TREDICENNE

L’episodio denunciato dai genitori della ragazza è avvenuto a maggio scorso, durante l’anno scolastico, nei pressi di una fermata di un autobus che la giovane residente in una frazione di Pistoia prendeva regolarmente per andare a scuola. La tredicenne, dopo esser stata ripetutamente seguita e avvicinata nei giorni precedenti, sarebbe stata seguita dal richiedente asilo politico del Pakistan, di 35 anni, che le avrebbe chiesto nome e numero di telefono. Di fronte al rifiuto a parlargli della giovane, il 35enne pakistano l’avrebbe aggredita, anche sessualmente. La tredicenne non è stata violentata, ma avrebbe subito pesanti palpeggiamenti. La molestia sessuale sarebbe stata interrotta grazie all’intervento di una compagna di scuola della ragazza, la cui presenza avrebbe convinto il richiedente asilo a desistere, come racconta il Corriere della Sera.

 

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L’identificazione del richiedente asilo pakistano sarebbe stata possibile grazie alle foto scattate con lo smartphone della tredicenne, che in precedenza l’aveva ripreso dopo i ripetuti episodi in cui l’uomo si avvicinava a lei. La ragazza ha spiegato come il richiedente asilo la continuasse a seguire durante i suoi percorsi a piedi verso la fermata dell’autobus che entrambi prendevano nella frazione di Pistoia. Spesso le sedeva vicino fissandola in continuazione, senza mai rivolgerle la parola. Il contatto è stato cercato una sola volta, e di fronte al diniego della giovane di iniziare una conversazione sarebbe scattata la violenza che ha causato il provvedimento cautelare nei confronti del 35enne pakisano.

Foto generica di copertina: ANSA/ GIORGIO BERNARDINI

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