Andrea Agnelli rimarrà presidente della Juve anche in caso di condanna, come vuole John Elkann

16/09/2017 di Redazione

Andrea Agnelli rimarrà presidente della Juventus anche se sarà squalificato per trenta mesi, come richiesto dal procuratore capo  della Figc Giuseppe Pecoraro per rapporti non consentiti con i tifosi della squadra bianconera. Il presidente della Juve è intenzionato a rimanere al suo posto, anche perché l’eventuale inibizione che gli sarà comminata non gli impedirebbe la gestione quotidiana della società.

ANDREA AGNELLI DIFESO DA JOHN ELKANN

Il principale azionista della Juve non chiederà poi le sue dimissioni per la vicenda relativa alla vendita dei biglietti a tifosi sospettati di far parte della ‘ndrangheta. Una pratica non consentita dal regolamento, resa ancora più grave dal sospetto sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nella curva bianconero. La vicenda finora non ha fatto e non farà in futuro cambiare linea a John Elkann, il presidente di Exor, la società di investimenti controllata dalla famiglia Agnelli che è l’azionista di maggioranza della Juventus con il 64% circa delle quote societarie. Come spiegato da Emanuele Gamba su Repubblica, testata anch’essa partecipata da Exor, le uniche parole pronunciate in pubblico da John Elkann sulla vicenda sono confermate anche dopo la richiesta di inibizione fatta da Pecoraro. «Desidero ribadire la mia totale fiducia nell’operato di mio cugino Andrea, che ha guidato la Società e il suo gruppo dirigente fino ad oggi, e che continuerà a farlo anche in futuro», aveva detto il presidente di Exor e di FCA a marzo, quando Andrea Agnelli era stato deferito insieme ad altri dirigenti coinvolti nell’inchiesta sui biglietti venduti agli ultrà.

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La posizione non è cambiata e non cambierà, perché John Elkann non ha intenzione di rimuovere il cugino dalla presidenza della Juve. La proprietà spera che Andrea Agnelli possa esser assolto oppure ricevere una squalifica meno pesante rispetto all’inibizione per trenta mesi richiesta dal procuratore capo della Figc Pecoraro. In caso negativo però non ci saranno pressioni su eventuali dimissioni. Molto si è scritto sui rapporti conflittuali tra i due cugini, i due componenti della famiglia Agnelli che ricoprono le responsabilità più importanti del gruppo, ma in realtà finora sono arrivate dichiarazioni solo di pieno sostegno.

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