Amazon accusato di aver quadruplicato il prezzo delle bottiglie d’acqua prima dell’Uragano Irma

07/09/2017 di Redazione

Amazon, il più grande negozio online del mondo, è accusato di aver quadruplicato i prezzi di bottiglie d’acqua prima dell’arrivo dell’Uragano Irma per i clienti della Florida, che erano interessati a fare acquisti per aumentare le scorte di beni di prima necessità. A pochi giorni dal ciclone gli abitanti delle zone a rischio hanno cominciato ad acquistare generi alimentari. Sui social network in tanti hanno denunciato un anomalo ed eccessivo rialzo dei costi. Qualcuno ha segnalato il rialzo di una confezione di acqua Aquafina a 20 dollari dai precedenti 6. Altri un aumento del prezzo dell’acqua Dasani. E di quella Nestlé. Su Twitter è spuntato uno screenshot di un gallone di acqua distillata Deer Park a 22 dollari. E la denuncia di un costo di spedizione per una confezione di 24 bottiglie pari a 179 dollari. Ne parla il Daily Mail.

 

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URAGANO IRMA, AMAZON ACCUSATO DI AVER AUMENTATO IL PREZZO DELL’ACQUA

Una possibile spiegazione è l’algoritmo di Amazon che ha un sistema di pricing dinamico. Un meccanismo simile a quello utilizzato da Uber per individuare la domanda e quindi provare ad calcolare la disponibilità a pagare degli utenti. Nel caso delle bottiglie d’acqua vendute in Florida, dunque, a far salire i costi potrebbe essere stata la richiesta schizzata alle stelle del prodotto. Ma l’azienda ha smentito di ricorrere a pratiche per l’aumento dei prezzi. Un portavoce ha spiegato che non variano per regione o località di consegna. «Non hanno oscillato molto nell’ultimo mese», è stato riferito. Sulla questione si è espresso anche l’ufficio del Procuratore Generale della Florida che ha parlato del rischio da parte di un’impresa che vende beni essenziali utilizzati nell’emergenza di violare le leggi dello Stato sui prezzi.

 

 

 

 

 

A dare una mano ad eventuali speculazioni è soprattutto il tempo. L’Uragano Irma continua ad avvicinarsi alla Florida. In alcune zone di Miami le autorità hanno disposto l’evacuazione obbligatoria. Le strade sono già affollate di auto. C’è il concreto rischio di devastazioni superiori a quelle del 1992, causate dall’uragano Andrew.

(Foto di copertina Zumparess da archivio Ansa. Credit: Orit Ben-Ezzer via ZUMA Wire)

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