La bufala di Valentina Boschi, cugina di Maria Elena, parrucchiera alla Camera da 22mila euro al mese

Niente da fare, non c’è proprio speranza. Nonostante questi meme siano ormai all’ordine del giorno, c’è sempre una platea piuttosto vasta di persone che ci casca con tutte le scarpe. Oggi, è la volta di Valentina Boschi, presunta cugina del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena. La sua foto circola su varie pagine Facebook con la seguente didascalia: «Questa è Valentina Boschi, cugina di Maria Elena: è stata assunta come parrucchiera alla Camera e prende 22mila euro al mese. Condividi se sei indignato!».

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VALENTINA BOSCHI, GENESI DELLA BUFALA

Puntuali i commenti, puntuali le condivisioni. In circa due giorni, il post è stato riproposto sulle bacheche di centinaia di utenti di Facebook. Peccato che – ovviamente – sia tutto falso. Innanzitutto, quella che nella foto viene presentata come la facoltosa cugina di Maria Elena Boschi, altri non è che la nota pornostar Valentina Nappi. Del resto, il nome Valentina doveva rappresentare un indizio molto chiaro.

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Così, suo malgrado, l’attrice di film hard si è trovata a essere bersaglio della solita ondata di haters che, ormai, ha individuato nella politica e nei rappresentanti delle istituzioni i suoi bersagli preferiti. Qualche giorno fa aveva fatto rumore la bufala di Temistocle Boldrini, cugino della presidente della Camera che – secondo l’autore – sarebbe il parcheggiatore del Senato (professione che andrebbe a fruttargli 30mila euro al mese). Sempre in queste ore, poi, si sta diffondendo la bufala – questa davvero clamorosa – di Ellaria Landini (sorella di Agnese, la moglie di Matteo Renzi) che gestisce le cooperative insieme a suo marito, il principe libico Oberyn Al-Martell. Peccato che la foto sia tratta da un episodio di Game of Thrones (come i nomi dei protagonisti della vicenda suggeriscono).

E poi, ancora, una presunta sorella della Boldrini (questa particolarmente odiosa, perché la vera sorella della presidente della Camera è morta da anni) che gestisce sempre queste famose cooperative di servizi sociali. Insomma, il copione è sempre lo stesso, da mesi. La cosa che stupisce è che ci sia ancora tanta gente che prenda sul serio queste fake news.

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