Gino Strada su Minniti: «Ha una storia da sbirro, l’accordo con la Libia è un atto di guerra»

06/09/2017 di Redazione

Gino Strada a margine della conferenza di presentazione della nuova sede milanese di Emergency, si è lasciato andare a giudizi piuttosto severi nei confronti del ministro dell’Interno Minniti e della sua politica sui migranti. «Ha una storia da sbirro» e «riconsegnare e portare indietro bambini, donne incinta, poveracci e farli finire nelle carceri libiche ammazzati o torturati è una cosa compatibile con i suoi valori», ha detto il fondatore della ong ai microfoni di Radio Capital e del Fatto Quotidiano.

GINO STRADA: «L’ACCORDO CON LA LIBIA DI MINNITI È UN ATTO DI GUERRA CONTRO I MIGRANTI»

A proposito dell’accordo con la Libia stretto dal ministro dell’Interno, Gino Strada ha le idee piuttosto chiare: «Per me è niente di più e niente di meno un atto di guerra contro i migranti». Raggiungerlo – secondo il fondatore di Emergency – non è stato difficile per Minniti: «Si va da qualche capobanda locale, si paga e gli accordi sono belli che raggiunti fino alla prossima volta». E le conseguenze? Al giornalista de Il Fatto Quotidiano che gli fa notare che il flusso migratorio si è notevolmente ridotto dopo l’accordo con la Libia, Gino Strada risponde:

Noi siamo già oggi responsabili di diverse morti, diverse torture, centinaia o migliaia di violazioni dei diritti umani. E per soddisfare il nostro egoismo e le necessità di una politica veramente di livello infimo, non esitiamo a buttare questa gente in mano a torturatori-assassini. La situazione della Libia che molti paesi europei hanno contribuito a determinare è certamente una situazione molto molto difficile dal punto di vista dei dirtitti umani e noi impediamo alle persone di trovare qualcosa di meglio e li ricacciamo lì in quella sorta di inferno.

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GINO STRADA: «MINNITI HA UNA STORIA DA SBIRRO E VA AVANTI PER QUELLA STRADA»

Gli accordi con la Libia, dunque, ci rendono responsabili di morti e torture. «Non si potrà dire che non lo sapevamo», mette in guardia Gino Strada, sottolineando che, però, «nessuno si prenderà le sue responsabilità e nessuno soprattutto verrà chiamato a prendersele». E il ministro Minniti, il più apprezzato del governo Gentiloni: «Ha una storia da sbirro e va avanti su quella strada lì: per lui riconsegnare e portare indietro bambini, donne incinta, poveracci e farli finire nelle carceri libiche ammazzati o torturati è una cosa che è compatibile con i suoi valori, con i miei no».

Foto copertina: ANSA / MATTEO BAZZI

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