Rimini, il viceministro polacco Patryk Jaki chiede la pena di morte per gli stupratori

Rimini, il bestiale stupro commmesso da quattro persone, di probabili origini nordafricane, ha sconvolto la Polonia come l’Italia. La violenza è stata perpetrata contro una giovane polacca, in vacanza in Italia con un amico. Il viceministro della Giustizia del Governo Szydlo, Patryk Jaki, si è distinto per un commento durissimo, dai toni molto violenti, scritto in merito allo stupro di Rimini.

RIMINI, LA POLONIA CONTRO GLI STUPRATORI BESTIE DA CONDANNARE A MORTE

Jaki, deputato di PiS, Diritto e Giustizia, il partito di destra nazionalista che governa la Polonia da un paio d’anni, ha infatti invocato la tortura, la pena di morte contro gli stupratori di Rimini, attaccando in generale gli immigrati su Twitter. «Per le bestie di Rimini ci vorrebbe la pena di morte, per loro non sarebbe male tornare alle torture», per poi attaccare l’origine nordafricana, ancora presunta, dei violentatori. «Ecco i vostri immigrati, li volete in Polonia? Se mai dopo la mia morte». Jaki, dopo le polemiche per parole così violente, ha poi precisato su Twitter con un tweet successivo di non esser a favore della tortura, ma di ritenere così grave lo stupro di Rimini da esser sanzionato nel modo più severo possibile. Il ministero di Giustizia della Polonia ha ordinato l’apertura di una indagine sullo stupro di Rimini, in supporto del lavoro delle autorità inquirenti italiane.

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CHI È PATRYK JAKI, IL MINISTRO CHE VUOLE LA PENA DI MORTE E TORTURE PER STUPRATORI DI RIMINI

Le vittime delle violenze sarebbero secondo fonti dei media polacchi di Lodz, una delle più grandi città del Paese più grande dell’Europa orientale. La terribile violenza subita dalla donna ha reso il caso molto sentito in Polonia, spingendo all’intervento l’esecuito di Beata Szydlo. Patryk Jaki è viceministro della Giustizia di uno dei Governi più conservatori d’Europa. La Polonia si è distinta in questi anni come uno dei Paesi guida dell’opposizione radicale all’immigrazione, piuttosto egemone nell’Est Europa, una posizione rafforzatasi ulteriormente dopo l’arrivo al potere di PiS di Kaczynksi.

Foto copertina: ANSA/MANUEL MIGLIORINI

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