Domenica Forza Nuova andrà a messa per «vigilare sulla dottrina» del prete che portò i migranti in piscina

Eccoli lì, i militanti di Forza Nuova, indefessi difensori della fede. E della purezza della dottrina cattolica. Dopo l’episodio che ha visto coinvolto don Massimo Biancalani, il sacerdote che aveva portato un gruppo di migranti in piscina attirando feroci critiche sui social network, i vertici locali del movimento hanno annunciato una vera e propria operazione di vigilanza nei confronti del prete della parrocchia di Vicofaro a Pistoia. E non si è fatta attendere la risposta del vescovo di Pistoia Fausto Tardelli che ha affermato: «Don Biancalani non celebrerà la messa domenica, ma lo farà il vicario generale. Forza Nuova vuole profanare l’eucarestia».

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FORZA NUOVA DON BIANCALANI, L’ANNUNCIO

«Visto che don Biancalani afferma di interpretare alla lettera la dottrina cattolica, i militanti forzanovisti assisteranno domenica prossima, 27 agosto, alla S. Messa – aveva affermato il segretario provinciale di Pistoia Claudio Cardillo – proprio nella parrocchia di Vicofaro a Pistoia, per vigilare sull’effettiva dottrina di don Biancalani».

Gli ha fatto eco il coordinatore regionale Leonardo Cabras: «Ormai alcuni preti pensano che fare una foto con immigrati in piscina e lanciare anatemi contro i fascisti sia fare religione – aveva dichiarato – peccato che per noi il motto Dio Patria Famiglia sia oggi più che mai valido e di certo non lasceremo questi principi alla berlina di chi, più che alla dottrina cattolica, si rifà alle perverse idee del lobbista Soros».

FORZA NUOVA DON BIANCALANI, LA DIFESA DEL SACERDOTE

Dunque, le pie donne della chiesa di Vicofaro, domenica prossima potrebbero non avere come compagni di banco i militanti di Forza Nuova, perché, alla luce delle dichiarazioni del vescovo, non è ancora chiaro se continueranno a portare avanti la loro iniziativa. Iniziativa che, tra l’altro, aveva già messo in allarme il governatore della Toscana Enrico Rossi che aveva parlato di «una vera e propria intimidazione, mai accaduta prima».

Dall’altra parte, don Biancalani continuerà a portare avanti quella che non considera una battaglia, ma una semplice applicazione dei principi dell’accoglienza cristiana: «Grave che si metta in discussione il mio essere prete – aveva detto -, ma io continuerò su questa linea: ne ho già parlato con il vescovo di Pistoia». Che non ha fatto mancare, a questo punto, il suo supporto: «Richiamo tutti con forza alla ragione, considerando la gravità di ciò che si vorrebbe fare – ha continuato il vescovo – Anche chi si contrappone a queste inqualificabili intenzioni, non può scegliere modi che ledono la sacralità dell’eucaristia».

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