Andrea Agnelli rischia una squalifica di 3 anni per rapporti con ultrà vicini alla ‘ndrangheta

11/08/2017 di Redazione

Andrea Agnelli rischia una squalifica di tre anni per i suoi presunti rapporti con capi ultrà legati alla ‘ndrangheta. Lo rivela il sito Dagospia, secondo cui il presidente della Juventus subirà una pesante sanzione da parte della FIGC, che da tempo ha aperto un’indagine in merito alla vendita dei biglietti della società bianconera a esponenti controversi della sua curva.

ANDREA AGNELLI SQUALIFICATO TRE ANNI DALLA FIGC PER DAGOSPIA

Il sito di Roberto D’Agostino scrive

Per la famigerata inchiesta sui rapporti tra Juventus e ultrà legati alla ‘ndrangheta il presidente Andrea Agnelli va incontro quasi sicuramente a una squalifica di 3 anni. Una squalifica che doveva già essere sentenziata qualche mese fa ma la coincidenza con la finale della Champions ha costretto la Federazione guidata dall’interista Tavecchio, quindi non certo simpatizzante della Vecchia Signora, a rinviarla. In base a questa squalifica John Elkann, a capo della Exor, proprietaria della Juventus, deciderà il futuro della squadra. Il cugino Andrea, se squalificato, è ovvio che non potrà ricoprire la carica di presidente, e quindi occorre nominare un sostituto.

L’inchiesta della FIGC riguarda la vendita di biglietti e abbondamenti a esponenti della curva, alcuni di essi sospettati di aver legami o esser parte della ‘ndrangheta. Andrea Agnelli, deferito dalla procura federale della Federcalcio nel marzo scorso, ha sempre negato di aver incontrato persone sospettate di far parte della criminalità organizzata. L’inchiesta è stata aperta da diverso tempo, e il caso è oggetto di indagine anche da parte della commissione Antimafia del Parlamento, che ha già svolto diverse audizioni con dirigenti e legali della Juventus.

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L’INCHIESTA CHE COINVOLGE ANDREA AGNELLI E LA JUVENTUS

Il sito Dagospia anticipa una sentenza, per quanto messa leggermente in dubbio da un quasi, molto dura, che imporrebbe alla Juventus di cambiare il presidente che guida la squadra da ormai più di 7 anni. Dagospia evidenzia altri aspetti legati alla vicenda che ci appaiono poco credibili, come il tentativo di Andrea Agnelli di voler comprare la Juve visto che il cugino John Elkann sarebbe orientato ad allontanarlo dopo la squalifica. Il valore da da 1,8 miliardi di euro della Juventus ci appare destituito di ogni fondamento, visto che si parla di una società che in Borsa capitalizza poco meno di 700 milioni di euro. Pagarla più del doppio del suo valore di mercato sembra improbabile anche un assai presunto dissidio all’interno di una delle famiglie più ricche d’Italia. Dagospia rivela che Andrea Agnelli avrebbe inoltre chiesto a Tavecchio di monetizzare la sua squalifica, così da non perdere la presidenza della Juventus. Anche in questo caso la cifra richiesta dalla FIGC, 10 milioni di euro, non appare così credibile. La storia anticipata dal sito di Roberto D’Agostino, che spessa rivela notizie prima degli organi di informazione tradizionali, presenta diversi elementi di assai dubbia veridicità, anche se la preoccupazione di Andrea Agnelli per una possibile squalifica appare credibile.

Foto copertina: ANSA/CLAUDIO PERI

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