«Abdel Salam non è morto in un incidente stradale», le proteste dell’Usb dopo che è caduta l’accusa di omicidio volontario

L’Unione Sindacale di Base annuncia 10 giorni di mobilitazione, dopo che è caduta l’accusa di omicidio volontario per la morte di Abdel Salam, l’operaio di origine egiziana travolto e ucciso da un camion mentre manifestava davanti al magazzino della GLS corriere espresso, alle porte di Piacenza, lo scorso 14 settembre.

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ABDEL SALAM, PER IL CAMIONISTA L’ACCUSA È DI OMICIDIO STRADALE

Qualche giorno fa, infatti, il sostituto procuratore di Piacenza, Emilio Pisante, ha chiesto al gip il rinvio a giudizio nei confronti del camionista 44enne alla guida del mezzo che ha travolto il lavoratore di origine egiziana. L’accusa è quella di omicidio stradale, mentre è decaduta quella iniziale di omicidio volontario.

Ahmed Abdel Salam, 53 anni e 5 figli, stava picchettando insieme ad altri aderenti al sindacato SiCobas davanti all’ingresso della GLS corriere espresso, per protestare contro le condizioni di lavoro dei facchini precari. Lui, invece, era regolarmente assunto. La sua morte era stata annunciata dall’Usb, che l’aveva definita un «assassinio padronale».

USB: «LA MORTE DI ABDEL SALAM UN ASSASSINIO PADRONALE»

Secondo il sindacato di base, così come secondo il fratello della vittima, il camionista che ha travolto Abdel Salam sarebbe stato forzato a spezzare il blocco dei lavoratori in protesta. Una ricostruzione sempre negata dagli agenti presenti davanti alla sede GLS corriere espresso, che hanno sostenuto che non fosse in corso alcun picchetto.

Nella richiesta di rinvio a giudizio, il pm riconosce che la condotta del camionista quella sera non sia stata sufficientemente prudente, dal momento in cui erano in corso accese proteste davanti ai cancelli. «Abdel Salam non stava passeggiando! Era davanti all’ingresso della GLS fermo e l’autista del camion, un 44enne di Cremona, ha ingranato la marcia uccidendolo! Addirittura la procura parla di comportamento scorretto da parte di Abdel Salam a causa della sua volontà di bloccare il mezzo», commenta in una nota l’Unione sindacale di base.

LA  MOBILITAZIONE DELL’USB A UN ANNO DALLA MORTE DI ABDEL SALAM

La morte di Abdel Salam lo scorso settembre ha provocato diversi scioperi e manifestazioni a livello nazionale nel settore della logistica. Ora, dopo che è decaduta l’ipotesti di omicidio volontario, l’Usb annuncia una nuova mobilitazione, di 10 giorni, a partire dal 14 settembre, il primo anniversario della morte di Abdel Salam.

Per ricordare le determinazione, la coerenza e il coraggio di Abdel Salam, che ha lasciato nella disperazione moglie e cinque figli, e continuare nella lotta per i diritti e la dignità dei lavoratori della logistica, Usb ha indetto dieci giorni  di mobilitazione a partire dal 14 Settembre 2017.

L’Unione sindacale di base annuncia anche che nel processo che prenderà il via il prossimo 20 settembre si costituirà parte civile e chiederà la «prosecuzione delle indagini per accertare la condotta delle persone che hanno spinto l’attuale indagato a forzare il blocco, al fine di formulare nei loro confronti l’accusa di concorso nell’omicidio di Abdel Salam».

Foto copertina: ANSA/ USB – ANSA

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