Mauro Corona contro i ladri nel suo studio con l’accetta: «Se li avessi presi li avrei ammazzati senza nessuna pietà»

31/07/2017 di Redazione

Mauro Corona ha subito un tentativo di furto e di danneggiamento nello studio dove scrive i suoi apprezzati libri e dove scolpisce. Il noto autore e alpinista, che risiede a Erto, in provincia di Pordenone, ha raccontato la sua disavventura al Gazzettino con toni molto espliciti, confessando di aver inseguito le persone entrate col suo studio con una accetta. «Se li avessi presi li avrei ammazzati senza nessuna pietà», ha ammesso Mauro Corona, che ha ringraziato il destino per non aver raggiunto i ladri. Ecco le parole di Corona al Gazzettino.

Ero armato, loro erano in tre e ioli ho rincorsi>, ma essendo a piedi nudi non sono riuscito a raggiungerli. Se li avessi presi ci sarebbero stati tre morti. Li ho rincorsi ed ero armato, ringrazio Sant’Antonio per non essere riuscito a raggiungerli, perché li avrei ammazzati senza pietà.

IL TENTATO FURTO CON INSEGUIMENTO CON ACCETTA DI MAURO CORONA

Mauro Corona racconta così il tentato furto al Gazzettino, come si è accorto dell’intrusione del suo studio a Erta.

Li ho sentiti passare e ho guardato l’orologio, hanno trafficato fuori dalla tana e poi hanno spostato una delle sculture che, a causa delle dimensioni, tengo sotto il portico. Ad un certo punto l’hanno spinta contro la vetrata e l’hanno mandata in pezzi. Se l’avessero rubata non ci sarebbero stati problemi, si sarebbe trattato di un furto d’arte. Invece no, hanno usato violenza, maleducazione e inciviltà.

 

Foto copertina: ANSA/UFF STAMPA TRENTO FILM FESTIVAL

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