La pedalata contro i migranti sull’A4 tra Padova e Venezia

La pedalata contro i migranti sull’A4 tra Padova e Venezia sta registrando un forte successo su Facebook. L’evento, nato in parte in modo goliardico, ha già ottenuto migliaia di adesioni, e il suo organizzatore, Matteo Stacco, ha confermato l’intenzione di svolgerla nell’ultImo aggiornamento su Facebook.

 

LA PEDALATA IN  A4 CONTRO I MIGRANTI

«Voglio ringraziarVi tutti siete in migliaia che state aderendo a questa iniziativa rispondendo da ogni parte dell’ Italia sorprendendomi perché significa che il popolo ” ghe ne ga veramente e bae piene ” dal nord a sud ! Preciso e come già scritto ” ea pedaeada – la pedalata ” deve essere del tutto pacifica senza bandiere di partiti politici ( l’ unica bandiera ammessa è quella della Vostra regione : VENETO , LOMBARDIA , EMILIA ROMAGNA .. ) ed è aperta a TUTTI famiglie comprese purche’ si rispecchi la vera motivazione di questo evento che ripeto e sottolineo è stata organizzata senza autorizzazioni per il semplice motivo che le regole in Italia non esistono e tutti i fatti che quotidianamente ci arrivano lo dimostrano quindi visto che inizialmente sono proprio i Nostri politici a non rispettare le regole perche’ dobbiamo essere sempre Noi i primi ? Perche’ alle risorse èp ermesso tutto e a Noi nulla ? La vita e’ un dare per avere .. Non solo ricevere senza dare !

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 Da Padova a Venezia : TUTTI IN A4 con la bicicletta è una pedalata di solidarietà al poliziotto che aveva definito gente di merda e risorse della Boldrini un migrante che stava percorrendo un tratto di autostrada in bici in Piemonte. La sospensione dell’agente aveva creato una forte mobilitazione di protesta tra i simpatizzanti dei partiti di centrodestra, e la pedalata organizzata da Matteo Stacco ne è uno degli eventi di maggior successo sui social media. Il manifesto, diciamo così, programmatico evidenzia il carattere apertamente anti migranti della manifestazione, con i richiedenti asilo definiti risorse per attaccare Laura Boldrini e chi sostiene l’immigrazione.  Oltre ai tre punti principali della manifestazione, che sono ridare il posto di lavoro al poliziotto sospeso, fermare l’immigrazione di massa e l’abolizione dell’apologia di fascismo, ci sono un lungo elenco di proposte con basi poco solide, come notevoli tagli di tasse e altrettanto rilevanti aumenti di spese, tutti a favore degli italiani ovviamente, Matteo Stacco spiega l’ispirazione delle sue idee anti stranieri. 

MA NON VEDO UN FUTURO CERTO PER NESSUNO ..CI STANNO TOGLIENDO TUTTO ..CI STANNO ANNULLANDO COME POPOLO ..CI STANNO SFRATTANDO DA CASA NOSTRA .. STANNO MESCOLANDO LE ETNIE PER PORTARCI ALL’ EURAFRICA DEL FAMOSO PIANO KALERGI ..

Il piano Kalergi è la bufala più apprezzata dall’estrema destra. Questa teoria complottista attribuisce all’aristocratico austriaco Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi un piano inesistente per la sostituzione dei popoli europei attraverso l’immigrazione di massa delineato negli anni venti. Una teoria della macchinazione con una matrice nazista, che si basa su due libri scritti da Kalergi in cui è lanciato un programma per l’unificazione dell’Europa. Ecco la spiegazione della bufala del piano Kalergi contenuta in un nostro pezzo scritto da Massimo Mazza.

LA BUFALA DEL PIANO KALERGI, LE COSE DA SAPERE

Niente che possa piacere ai razzisti, e così l’anacronistico testo dell’aristocratico austriaco è diventato il punto di partenza (e di arrivo) per dimostrare l’esistenza di un “piano Kalergi” ricostruito ritagliando e aggiustando frasi prese dal libro. Che Kalergi divagasse in libertà si capisce bene fin dal suo piano “mondiale”, che prevedeva di arrivare a un governo planetario attraverso la formazione di cinque grandi unioni regionali: gli Stati Uniti d’Europa più le colonie francesi in Africa, un’unione panamericana tra Nord e Sudamerica, il Commonwealth britannico sparso per il mondo, un’unione panasiatica tra Cina e Giappone e un’Eurasia sovietica. All’epoca della pubblicazione del libro Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi aveva 29 anni e al delirio del suprematismo nazista opponeva il sogno di una umanità che al termine del completo rimescolamento si sarebbe ritrovata: «L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di identità». 20 anni dopo e dopo l’esperienza della Seconda Guerra Mondiale Kalergi continuerà a seguire il suo ideale paneuropeo, ma come tutti gli europei probabilmente si ritrovò ad avere idee nuove e diverse rispetto a quelle di vent’anni prima, tanto che lascerà cadere nel dimenticatoio il suo libro vecchio libro, che comunque non è mai stato la rappresentazione di un piano per la realizzazione del genocidio dei bianchi europei, quanto piuttosto un insieme di riflessioni, spesso sul filo del paradosso, che si contrapponevano alla predicazione nazista e al suo sogno di reich millenario.
Invece, secondo la traduzione di Honsik che ne danno dalle nostre parti:
“Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinchè l’Europa sia dominabile dall‘elite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici. A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell‘elite.
Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile. Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa.
Al netto del fatto che solo la paranoia nazistoide può ritenere credibile che qualcuno, oggi, stia perseguendo un piano di rimescolamento genetico per arrivare a un’umanità monocolorata e senza più bianchi, che è un risultato probabilmente impossibile nei fatti anche dopo qualche millennio d’incroci, si finisce sempre lì. Siamo ancora al grande complotto per la distruzione dei bianchi e la loro sottomissione e meticciamento con le razze inferiori, un incubo per i razzisti. Honsik si prende persino il lusso di “rivelare” che il piano per il quale è stata fondata l’Unione è un piano suprematista che prevede il “genocidio” dei bianchi per giungere alla creazione di un megastato dominato dagli ebrei, razza superiore, embrione del futuro governo mondiale o Nuovo Ordine Mondiale (NWO) che è nelle ossessioni di tutti i nazisti da sempre e ha le sue radici nel più classico antisemitismo europeo. L’Unione Europea è un progetto suprematista e razzista che conduce al reich mondiale ebraico, e pensare che c’è chi pensa che ad essere suprematisti e razzisti in Europa siano i neonazisti bianchi oggi e fossero i nazifascisti bianchi all’epoca della pubblicazione del libro di Kalergi. Sicuramente malelingue arruolate nel big complotto.
Honsik ovviamente non perde troppo tempo a dimostrare oltre la sua tesi, al di là dell’estrazione di frasi scelte dal libro citato, le sue “prove” si limitano all’elenco dei potenti frequentati da Kalergi, tutti parte del big complotto e, visto che è morto nel 1976, all’elenco di quanti hanno ricevuto l’omonimo premio Coudenhove-Kalergi, che viene assegnato alle personalità che si spendono per l’Europa e che quindi è stato incassato proprio dai politici europei che più si sono distinti per il progetto dell’Unione,cosa si vuole di più? Il Piano è segreto, ma sarebbe perseguito dall’elite bianca e cristiana, europea e anche statunitense, per trasformate l’Europa in un continente popolato da meticci. E a quelli che più si spendono per il Piano consegnano il premio Coudenhove-Kalergi, probabilmente scambiandosi sorrisini complici di nascosto o salutandosi con qualche gesto esoterico perché (potevano mancare?) a dare coesione all’impresa c’è anche la massoneria, pronta a svendere l’Europa all’ideale mondialista.

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