I soldi degli sms ai terremotati sono stati congelati (e non andranno ai senza casa)

27/07/2017 di Redazione

I soldi destinati ai terremotati di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo donati dagli italiani via sms nei mesi scorsi sono stati congelati. Non sono stati ancora impiegati. E non andranno direttamente alle famiglie colpite dal sisma. Ma al recupero di opere danneggiate o alla costruzione di nuove strutture, di cui solitamente si occupa lo Stato. È quanto racconta oggi sul quotidiano Libero un’inchiesta del vicedirettore Franco Bechis ricostruendo l’iter dei fondi raccolti con messaggi da cellulare a partire dalla fine di agosto 2016, quando le prime violente scosse colpirono Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e tanti altri comuni del Centro Italia.

 

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TERREMOTO CENTRO ITALIA, SOLDI DONATI VIA SMS ANCORA CONGELATI

Bechis spiega che i 33 milioni di euro versati via sms o tramite bonifici su un conto corrente Mps, sono finiti, come ha precisato anche la Protezione Civile di fronte alle prime polemiche, in una speciale contabilità a disposizione del commissario per la ricostruzione Vasco Errani e devono essere impiegati sotto la vigilanza di uno speciale comitato di garanti. Il comitato si è però insediato solo il 22 giugno, coordinato da un dirigente della Protezione Civile e composto da 7 persone (tra loro ex prefetti, ex magistrati, un ex segretario generale della giunta regionale del Lazio e una ex parlamentare), ed è tornato a riunirsi e a vagliare i progetti presentati dalle quattro regioni colpite dal terremoto solo un mese dopo. I progetti presentati per utilizzare i fondi, riguardanti il recupero e il restauro di beni culturali, la costruzioni di scuole o uffici, l’adeguamento delle strutture esistenti, il miglioramento di strade, sono ancora in corso di valutazione. E i soldi sono ben lontani dall’essere stanziati. Gli italiani, chiede Bechis, «avrebbero donato con la stessa generosità se avessero avuto chiaro che non aiutavano i terremotati nell’emergenza ma sostituivano lo Stato nei suoi compiti istituzionali?».

(Foto: ANSA / GRILLOTTI)

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