Di Maio attacca le bugie delle agenzie sulla bufala del canadair

17/07/2017 di Redazione

Di Maio ha risposto, dopo due giorni di silenzio, sulla smentita dell’ambasciata di Francia al suo post su Facebook in cui aveva dichiarato di aver telefonato a tutte le rappresentanze diplomatiche degli Stati Ue per l’invio di canadair sul Vesuvio al fine di contrastare gli incendi. Ecco come l’agenzia Adnkronos riporta le dichiarazioni del vicepresidente della Camera dei Deputati.

In questo caso mente l’agenzia. Faccio presente che la mia terra sta bruciando ancora. L’emergenza roghi non si è fermata, anzi ieri si è ri-alimentata e quindi non ho nessuna intenzione di alimentare polemiche su questo tema”. Così Luigi Di Maio risponde, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, alla domanda se abbia mentito a proposito di contatti con l’ambasciata francese per richiedere l’invio di mezzi anti-incendio in Campania. Contatti che, tramite agenzie di stampa, erano stati smentiti dalla stessa ambasciata di Francia.

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Il caso è stato creato dallo stesso Luigi Di Maio con un post su Facebook in cui aveva dichiarato di aver telefonato alle ambasciate dei Paesi membri dell’Unione europea per contrastare l’emergenza dei roghi sul Vesuvio. «Sono stato tutta la sera a telefono con le ambasciate per chiedere supporto aereo da altri Stati europei, con l’invio di canadair». In questo post il vicepresidente della Camera alludeva a un tipo di intervento, l’invio di mezzi aerei come i canadair in ambito di operazioni contro gli incendi, che non sono attivabili attraverso contatti politici. All’interno della normativa comunitaria esiste un istituto chiamato Meccanismo europeo di protezione civile, che consente il supporto solo se la richiesta parte da una delle protezioni civili degli Stati membri. Successivamente a questo post un giornalista del Foglio aveva chiamato l’ambasciata della Francia, che aveva smentito Di Maio sulla telefonata fatta per i canadair. Il M5S aveva fatto trapelare, via agenzie, che in realtà il contatto era avvenuto attraverso la batteria della Farnesina e  l’ambasciata francese . Una spiegazione estremamente fragile, visto che difficilmente una telefonata di un leader politico importante come Di Maio sarebbe stata “dimentica” dai funzionari della rappresentanza diplomatica, per quanto arrivata in modo non diretto.

Foto copertina: ANSA/CLAUDIO PERI

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