La casa famiglia che accoglie i bambini colpiti da tumori o leucemie ha ospitato le seicento famiglie

14/07/2017 di Redazione

Oltre 33mila presenze sono state accolte nella “Casa Famiglia Trenta Ore per la Vita” di Pescara. Un numero che lascia di stucco anche coloro che otto anni fa decisero di dare vita al progetto volto a ospitare i bambini in cura nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Spirito Santo e le rispettive famiglie.

LA CASA FAMIGLIA PER I BAMBINI COLPITI DA MALATTIE: L’ESPERIENZA DI TRENTA ORE PER LA VITA

Il bilancio del 2017 si chiude con numeri inimmaginabili per la struttura realizzata dall’Associazione Trenta Ore per la Vita e gestita dall’AGBE-Associazione Genitori Bambini Emopatici onlus. Vivere la malattia stando vicini ai bambini e costruire un ambiente familiare a chilometri di distanza dalle proprie abitazioni: sono questi due degli obiettivi che si pone la casa-famiglia. Nonostante i fondamentali passi in avanti mossi dalla ricerca scientifica, attualmente sono oltre 71mila i minori che in Italia sono ricoverati fuori dal proprio territorio di appartenenza, a testimoniare una significativa crescita del fenomeno della cosiddetta “migrazione sanitari”, comportando una spesa media annua per paziente oncologico che si attesta a circa settemila euro tra “costi diretti” e viaggi. In quest’ottica si innesta il “Progetto Home”, il quale si propone di plasmare, a titolo gratuito, un luogo di accoglienza per consentire alle famiglie e ai giovanissimi pazienti di ricevere un sostegno psicologico e non solo, fornendo il necessario durante l’intero periodo delle cure. Oltre al centro di Pescara, l’associazione ospita gli ammalati anche nella struttura di Napoli, a Modena presso la “Casa Fausta” e nella città di Pisa, dove è presente il nutrito team del “Villaggio del sorriso”.

LA CASA FAMIGLIA PER I BAMBINI COLPITI DA MALATTIE: I NUMERI IN ITALIA

 

I dati ufficiali dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM) aumentano la speranza verso le prospettive di sopravvivenza dei piccoli malati a cinque anni dalla diagnosi: ad oggi gli indici si attestano all’82% per i tumori e un punto percentuale in più per le leucemie. L’ultimo decennio ha visto arrestare l’incremento dell’incidenza dei tumori maligni nei bambini con età inferiore ai quattordici anni. un dato completamente opposto per la fascia di età 15-19, che vede aumentare il numero complessivo del 2%.

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