De Giulio si difende: «Ho inseguito la moto di Matteo Penna ed Elisa Ferrero per prendere la targa»

12/07/2017 di Redazione

De Giulio prova la difesa disperata dopo l’accusa di omicidio volontario rivolta dalla procura di Torino nei suoi confronti. Il conducente del Ford Transit che ha ucciso Elisa Ferrero in un incidente stradale a Condove, in Val di Susa, ha spiegato la dinamica dell’accaduto per la prima volta davanti al Gip di Torino nell’interrogatorio che precede la decisione di confermare l’arresto, oppure annullarlo. Maurizio De Giulio ha raccontato così l’inseguimento che ha portato alla morte di Elisa Ferrero, caduta sotto le ruote del suo Ford Transit dopo che il veicolo aveva toccato la moto guidata dal fidanzato della donna Matteo Penna in una rotonda. «Non volevo uccidere, ho solo cercato di raggiungerli per recuperare il numero di targa, visto che il ragazzo mi aveva dato un colpo allo specchietto del furgone. A un certo punto la moto ha rallentato e ho cercato di sterzare».

LA DIFESA DI MAURIZIO DE GIULIO DALL’ACCUSA DI OMICIDIO VOLONTARIO DI ELENA FERRERO

La procura di Torino ha cambiato il reato su cui è indagato Maurizio De Giulio da omicidio stradale a omicidio volontario. L’uomo è stato arrestato domenica sera per la prima fattispecie, ma nella richiesta di conferma del provvedimento cautelare i magistrati del capoluogo piemontese hanno modificato il reato per cui indagano l’artigiano. Il cambiamento è avvenuto dopo che la procura ha raccolto le testimonianze degli automobilisti che hanno percorso la strada nei momenti dell’incidente, ha visto un filmato che riprende l’inseguimento e infine ottenuto una perizia che constata come De Giulio non abbia frenato alla rotonda, prima di colpire la motocicletta che stava seguendo. Una circostanza ammessa dallo stesso artigiano, che ha parlato di sterzata, non di frenata.

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L’INCIDENTE IN VAL DI SUSA PROVOCATO DA DE GIULIO

L’incidente si è verificato per il mancato rispetto della precedenza da parte di Maurizio De Giulio, che si è immesso da una strada laterale sulla statale percorsa dalla moto di Matteo Penna ed Elisa Ferrero. Dopo aver rischiato un incidente Penna ha sorpassato il Ford Transit dell’artigiano toccandogli lo specchietto come segno di protesta, scatenando l’ira di De Giulio, che ha inseguito la moto per circa un chilometro, fino alla rotonda dove l’ha investita. Elisa Ferrero è morta dopo esser caduta sotto le ruote del furgoncino, mentre Matteo Penna si trova ancora in gravissime condizioni al Cto di Torino.

Foto copertina: ANSA/EMANUELA BANFO

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