Anche al Tour de France è #SpettacolAru: il campione italiano vince in salita

Si rispolvera un vecchio hashtag che, da qualche tempo a questa parte, era finito un po’ in disparte. #SpettacolAru, perché il corridore sardo Fabio Aru, campione italiano, è riuscito a vincere per la prima volta in carriera al Tour de France. Lo scalatore dell’Astana ha trovato pane per i suoi denti alla Planche des Belles Filles, il primo arrivo in salita di questa edizione della Grande Boucle.

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L’IMPRESA DI FABIO ARU

Un attacco sferrato quando mancavano due chilometri e mezzo alla conclusione. Il Cavaliere dei 4 Mori ha spinto sui pedali come un forsennato, a bocca larga, come piace a lui. Nessuno è stato in grado di rispondere al suo scatto: non la ex maglia gialla Geraint Thomas, non il capitano della Sky Chris Froome, non l’enfant du pais Romain Bardet.

L’azione del sardo è stata semplicemente perfetta, una staffilata irresistibile con una frequenza impressionante, da far impallidire anche le frullate di Froome. Il britannico deve «accontentarsi» della terza posizione e di aver strappato la maglia gialla al suo compagno di squadra Thomas.

Un messaggio di speranza quello di Fabio Aru, per lui, per la squadra e per tutto il ciclismo italiano. Ora, nella lotta alla vittoria finale c’è anche lui. Di diritto e non soltanto come ipotesi. Le gerarchie nell’Astana, per forza di cose, dovranno cambiare: il capitano designato Jakob Fulgslang, vincitore del Giro del Delfinato, non è riuscito a tenere il passo dei migliori ed è scivolato indietro in classifica generale.

FABIO ARU RISALE IN CLASSIFICA GENERALE

Fabio Aru, invece, è alto, altissimo. Attualmente, occupa la terza posizione provvisoria a soli 14″ dalla leadership. Del resto, è stato in grado di infliggere un distacco di 16″ a Daniel Martin, secondo di giornata, e 18″ a Chris Froome che ha completato il podio di oggi. Ma quello che più conta, sono i dati in salita del sardo: come lui, nessuno. Ha completato l’ascesa in 13’18”, con una potenza media superiore a quella di ogni suo avversario. Se dovesse mantenere questi ritmi, in salita, sarebbe imbattibile.

E poi c’è la scaramanzia e il precedente fortunato. L’ultimo azzurro a vincere al Tour con la maglia di campione italiano è stato Vincenzo Nibali nel 2015. Che è stato anche l’ultimo italiano a indossare la maglia gialla sugli Champs-Elysées. È ancora presto, ma l’Italia già sogna.

(FOTO: Yorick Jansens/Belga via ZUMA Press)

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