Chiara Ferragni, la tassa sui suoi selfie su Instagram per ora non esiste

Chiara Ferragni non sarà tassata sui suoi selfie su Instagram che nascondono pubblicità occulta, almeno per ora. Ieri la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno, durante il passaggio del Ddl Concorrenza, che impegna il governo a intervenire a livello legislativo «affinché l’attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di identificare in modo univoco quali interventi su Internet costituiscano sponsorizzazione». L’Odg è stato presentato da un deputato del PD, Sergio Boccadutri, e ha ricevuto l’approvazione del Governo. Alcune testate, come il Giornale, parlano già sulla tassa sui selfie su Instagram di Chiara Ferragni, la più nota influencer italiana sul web. «I personaggi con milioni di follower su Facebook, Instagram, YouTube o Twitter, una volta approvato il provvedimento ad hoc, dovranno denunciare che il video o il post sono stati realizzati con il contributo dello sponsor. Una sorta di autoregolamentazione che negli Usa esiste già (ed è questo l’appiglio) attraverso l’uso di hashtag come #ad (pubblicità) e #sponsored (sponsorizzato).

CHIARA FERRAGNI, COSA È LA TASSA SUI SUOI SELFIE SU INSTAGRAM

Se in America e in Gran Bretagna si tratta di trasparenza, in Italia l’ok governativo è invece interessato. Se il contenuto prevede il pagamento di un corrispettivo, allora l’Agenzia delle Entrate potrà presumere che i redditi del soggetto in questione siano consistenti». La tassa sui selfie di Chiara Ferragni per ora non esiste. Potrà essere introdotta, forse, ma al momento l’ordine del giorno approvato alla Camera, che impegna l’esecutivo ma non ha effetti concreti a livello legislativo, chiede di imporre trasparenza. La modifica che pare più probabile è la pubblicazione di hashtag che, come capita negli Usa, evidenzino il carattere pubblicitario della foto pubblicata su Instagram o su Facebook, come #ad, #paid, #sponsored. Un po’ come capitato sulle TV private italiane con i sottotitoli che comparivano durante le televendite. In Italia l’imposizione fiscale colpisce moltissime attività, e potrebbe pure capitare in futuro che anche le pubblicità degli influencer vengano tassate. Per ora però Chiara Ferragni non deve spostare le sedi fiscali delle sue società per sfuggire alla tassa sui suoi selfie.

Share this article