Il funzionario dell’università che faceva feste sadomaso per vip

27/03/2012 di Dario Ferri

Michele Di Martino, un insospettabile funzionario dell’Università di Cagliari, è stato arrestato dalla polizia per sfruttamento della prostituzione. L’uomo organizzava festini sadomaso in un appartamento a Pirri, gestendo tre ragazze reclutate con degli annunci di lavoro. L’inchiesta che ha portato al blitz della Mobile di ieri è scattata in seguito alla denuncia di una delle giovani contattate con annunci su siti internet.

IL BORDELLO DELL’INSOSPETTABILE – Nella casa per appuntamenti sono state ritrovate gogne, croci e gabbie per cani. Era ampia e ricca la platea dei clienti: oltre cento. Tra loro imprenditori e professionisti. Ne parla L’Unione Sarda in un articolo a firma di Massimo Ledda:

Nella vita di tutti i giorni era solo il signor Michele, apprezzato segretario nella facoltà di Ingegneria dell’Università, maestro di tennis ed ex gestore dei campi della parrocchia di San Carlo. Nel mondo del sesso a pagamento invece lo conoscevano come Marcello e da anni era il punto di riferimento di centinaia di appassionati del genere bondage. Michele Di Martino, 47 anni, sposato e padre di tre figli, rampollo di una della famiglie più in vista di Cagliari, nipote dell’ex sindaco suo omonimo, reclutava «collaboratrici disinibite» dai 18 ai 35 anni attraverso annunci sul Baratto e su internet. E a quelle che, spesso per bisogno, accettavano dopo molte insistenze di prostituirsi, metteva a disposizione un attrezzatissimo seminterrato alle porte di Pirri, in via San Fermo, che aveva trasformato nel paradiso degli amanti del sadomaso. Dentro – tra luci rosse, candele e sofà – c’era una gabbia per cani, una vera gogna, una croce gigante, elettrodi, collari, fruste, manganelli, manette e battipanni,“dildo” di ogni misura, colore e foggia, maschere e completini in cuoio. Negli ultimi mesi la sua scuderia personale poteva contare su tre mistress, due italiane e una italoinglese, tutte sulla trentina.Tariffe dai 300 ai 500 euro. Metà del ricavato andava a lui, metà alla prostituta. Clienti soddisfattissimi.

INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE – Di Martino, accusato di sfruttamento, reclutamento e induzione alla prostituzione, si occupava di ogni aspetto del business del sesso. Racconta Ledda su L’Unione Sarda:

A mettere fine all’insospettabile doppia vita di Di Martino alias Marcello sono stati gli uomini della squadra Mobile guidati dal dirigente Leo Testa che ieri lo hanno spedito agli arresti domiciliari su ordine del Gip Roberta Malavasi. È accusato di sfruttamento, reclutamento e induzione alla prostituzione. «Di Martino si occupava di tutto – ha spiegato Testa -, reclutava le donne ingaggiandole inizialmente per fare spettacoli di strip tease in feste private e locali, poi le induceva a prostituirsi. Abbiamo certezze su tre ragazze, mentre sappiamo che altre due non hanno accettato la proposta. Gestiva pure i contatti coi clienti, a cui dava appuntamento nelle sue due videoteche a luci rosse di via Abruzzi e via Tommaseo». Spesso rispondeva alle mail per conto delle ragazze, che avevano nomi d’arte come mistress Alessia e padrona Patrizia, elencando agli interessati i servizi offerti, alcuni davvero allucinanti, e le tariffe.

I CLIENTI FACOLTOSI – L’attività era stata avviata cinque anni fa. Il volume d’affari della casa di appuntamenti era molto alto:

L’inchiesta, coordinata dal pm Rita Cariello, è partita dopo la denuncia di una delle tre protette, che a febbraio 2011, pare per gelosia, si è presentata in Questura svelando i retroscena del business messo su dall’insospettabile segretario. Così la polizia ha scoperto che la casa per appuntamenti di via San Fermo 4 era aperta dal 2007. Giro d’affari mostruoso: cento clienti monitorati in pochi mesi, tra cui molti professionisti e facoltosi imprenditori. Gli ultimi annunci pubblicati risalgono a poche settimane fa: «Padrona vera si offre per sedute di dominazione, figging, pissing, ticklinge bondage a Cagliari. Io godo nel vederti sottomesso e sofferente».

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