Bando di Trump sui musulmani: via dagli Usa entro 72 ore chi non ha nessun legame nel Paese

Alla fine, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riesaminato il bando proposto dal presidente Donald Trump contro gli stranieri provenienti da alcuni Paesi musulmani. E la decisione presa apre a clamorosi sviluppi. Il bando, infatti, è stato ritenuto valido se applicato a quelle persone che non hanno nessun legame (di parentela o con istituzioni presenti) sul suolo americano. Inoltre, l’esecutività del provvedimento deve essere garantita nelle prossime 72 ore.

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BANDO TRUMP, COSA SUCCEDE ORA?

Cosa succederà ora alle persone che provengono dai Paesi musulmani interessati dal bando? Per ora, si sa che coloro i quali riusciranno a dimostrare un legame in buona fede con gli Stati Uniti non saranno costretti a lasciare il Paese. Gli studenti ammessi alle università americane, ad esempio, saranno esentati dal bando, così come i lavoratore che hanno accettato un’offerta. Anche i rifugiati con reali relazioni negli Stati Uniti sono esentati dal bando, mentre tutte la altre persone saranno costrette a lasciare il Paese entro giovedì prossimo.

QUALI PAESI SONO INTERESSATI DAL BANDO TRUMP

Gli stranieri a rischio sono quelli che hanno cittadinanza in Siria, Iraq, Iran, Yemen, Libia, Somalia e Sudan. Non ci stanno le associazioni per i diritti umani, che hanno annunciato una dura battaglia nei tribunali.

In ogni caso, il bando sarà riesaminato dalla Corte Suprema in ottobre: in quella circostanza, non si escludono colpi di scena. E il provvedimento potrebbe, teoricamente, anche essere ripristinato per intero. La Corte d’Appello, a febbraio, aveva in un primo momento respinto il provvedimento perché non era giustificato da un’urgenza imminente. Oggi, la Corte Suprema ha fatto una prima marcia indietro in proposito. 

(FOTO: Pool Christophe Licoppe/Belga via ZUMA Press)

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