Comunali 2017, Berlusconi e quel «sono tornato e si vede»

Il centrodestra ha trionfato a Genova e ha ottenuto successi a Verona, L’Aquila e Catanzaro, prendendo roccaforti di sinistra come La Spezia e Sesto San Giovanni. E Silvio Berlusconi? Silvio starebbe già studiando un programma di governo.

Lo racconta il retroscena di Verderami oggi sul Corriere.

«L’Italia è un Paese moderato. Se sapremo restare uniti riusciremo a vincere le elezioni politiche e a governare. Lo faremo con un programma che sto scrivendo e che renderò noto tra qualche tempo». Parla Berlusconi e per una notte la Seconda Repubblica pare rinascere dalle proprie ceneri: il successo del centro-destra alle Amministrative è inequivocabile e la storica conquista di Genova amplifica un risultato schiacciante sul centrosinistra, perché omogeneo a livello nazionale. «Un obiettivo inseguito che fa sperare per il futuro», dice il leader di Forza Italia.

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Anche qui però il leaderismo del centrodestra non è più in mano “solo” sua. A Genova c’è sempre più l’impronta, ad esempio, del governatore ligure Giovanni Toti.

Il Cavaliere ci tiene a far pesare il suo contributo alla causa, «quarantasei interviste alle tv locali sono state un’iniezione di fiducia». «Sono tornato e si vede». Ma da una parte c’è l’idea di tenere in vita la logica bipolare, dall’altra la prospettiva delle larghe intese. Che infatti Berlusconi continua a tenere sullo sfondo, perché «non vincessimo da soli, bisognerebbe fare come in Germania, dove i partiti — prima di formare il governo — si chiudono per giorni in una stanza e ne escono con un programma al quale poi si attengono». Sono due centro-destra insomma, e per quanto sostenga che «non siamo mai stati divisi tranne alcune dichiarazioni di Salvini», il Cavaliere è conscio che per tenerli insieme l’unico rimedio sarebbe un modello elettorale proporzionale, «la soluzione migliore»: «In ogni caso, come la coalizione andrà al voto si deciderà in base al sistema di voto».

(in copertina ANSA/ANGELO CARCONI)

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